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I talk di Giordano e Del debbio sospesi su ordine di Berlusconi?

I talk show condotti da Mario Giordano e Paolo Del Debbio sospesi per 50 giorni dopo l’ordine diretto arrivato da Silvio Berlusconi in persona. È questo il retroscena pubblicato dal quotidiano La Stampa, secondo cui il leader di Forza Italia avrebbe voluto spegnere le voci sovraniste all’interno di Mediaset per non pregiudicare le sue chance di essere eletto presidente della Repubblica tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. In realtà, secondo quanto confermato dallo stesso Del Debbio, dal Biscione non è arrivata ancora alcuna conferma ufficiale in merito a questo lungo stop imposto a Fuori dal coro e Dritto e rovescio.

Paolo Del Debbio e Mario Giordano

“Sospesi i programmi di Del Debbio e Giordano su Rete 4: Berlusconi ferma i talk sovranisti – titola oggi La Stampa – A ridosso del decreto sul Super green pass e la partita per il Colle interviene l’ex premier: ‘Basta no vax sulle reti Mediaset’”. Un retroscena che, almeno per il momento, trova conferme solo nelle confessioni di alcuni non meglio precisati esponenti di Forza Italia. Fatto sta che, invece di tornare in onda subito dopo l’Epifania, i due talk show rischiano di rivedere la diretta tv solo alla fine di gennaio.

Mario Giordano per il momento tace, decidendo di non proferire parola sulla vicenda durante l’ultima puntata di Fuori dal coro, andata in onda martedì 30 novembre. Parla invece Paolo Del Debbio. “Sui siti hanno scritto che io e Mario Giordano ci fermiamo per troppo tempo. Ma io l’ordine di servizio non l’ho ancora ricevuto”, dichiara il conduttore durante Un Giorno da Pecora su Rai Radio1.

“Io non occhieggio a nessuno. I no vax mi attaccano violentemente spessissimo, ultimamente anche su WhatsApp. – si difende Del Debbio – Ho fatto la terza dose, sono assolutamente favorevole al vaccino. Io faccio un dibattito e per farlo bisogna esser in due, non si può fare un talk show con una sola voce. Io faccio parlare tutti. Ma poi a casa ognuno si fa la sua opinione. Io faccio così, se non vogliono che faccia così lo fa un altro, ci sono tanti conduttori in Italia. Le intenzioni del presidente Berlusconi non mi riguardano. – conclude il giornalista – Se dovesse essere confermato questo lungo stop, sarebbe innaturale perché di solito si finiva a metà dicembre come tutti e si ricominciava dopo l’Epifania”.

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