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Lorenzo Parelli, ecco chi era lo studente morto in fabbrica e simbolo del concertone del Primo maggio

Il 21 gennaio 2022, un giovane studente di nome Lorenzo Parelli ha perso la vita in modo tragico durante il suo ultimo giorno di stage presso un’azienda metalmeccanica. Una pesante barra d’acciaio da 150 chilogrammi lo ha colpito e schiacciato, uccidendolo sul colpo. Lorenzo aveva appena compiuto 18 anni e stava frequentando il quarto anno del corso di meccanica industriale presso il Centro di formazione professionale dell’Istituto salesiano Bearzi di Udine.

Il giovane, che viveva nella frazione di Morsano a Castions di Strada, era appassionato di moto, calcio e meccanica, e stava svolgendo il proprio tirocinio presso l’azienda metalmeccanica come parte di un progetto di alternanza Scuola-lavoro. Avrebbe dovuto terminare il suo stage quella sera e tornare in classe il lunedì successivo per raccontare la sua esperienza ai compagni. Invece, la sua vita è stata spezzata in modo tragico e prematuro.

Il 1° maggio successivo, il “concertone” del Primo maggio in piazza San Giovanni ha ricordato Lorenzo e la sua morte in un commovente tributo. L’azienda in cui Lorenzo stava svolgendo il suo stage era la Burimec, che produce bilance stradali e utilizza lo stabilimento di Lauzacco di Pavia di Udine. I soccorsi sono stati immediati, ma purtroppo non sono stati sufficienti per salvare la vita del giovane studente.

Da allora, i genitori di Lorenzo hanno lottato per far conoscere la “Carta di Lorenzo”, un documento presentato e sottoscritto durante un incontro pubblico a cui hanno partecipato rappresentanti delle aziende, dei sindacati, degli studenti e della Regione Friuli-Venezia Giulia. Il documento si impegna a garantire la sicurezza sul lavoro per tutti i lavoratori e a prevenire incidenti sul lavoro come quello che ha causato la morte di Lorenzo.

La morte di Lorenzo ha scosso l’opinione pubblica e ha sollevato molte questioni riguardo alla sicurezza sul lavoro in Italia. La lotta dei suoi genitori per la giustizia e per una maggiore attenzione alla sicurezza sul lavoro è ancora in corso, ma la loro storia è diventata un simbolo della necessità di garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti.