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Ucraina, Luciana Castellina attacca il segretario del Pd: “Letta mitraglietta”

Alla veneranda età di quasi 93 anni, la giornalista Luciana Castellina torna in tv per discutere della crisi ucraina. Una delle fondatrici del quotidiano Il Manifesto, da sempre schierata con l’ultra sinistra, è ospite di Massimo Giletti a Non è l’Arena nella serata di domenica 13 marzo. La Castellina è contraria all’invio di armi agli ucraini e per questo punta il dito contro il premier Mario Draghi e il segretario del Pd Enrico Letta.

Luciana Castellina

Luciana Castellina racconta un recente episodio in cui alcuni esponenti dell’Anpi si sono arrabbiati e hanno contestato il segretario del Pd romano perché rappresenta secondo loro il segretario “Letta mitraglietta, adesso lo chiamano”, chiosa divertita la giornalista. “Ma come fanno persone responsabili come Letta e il premier Draghi a pensare di poter aiutare gli ucraini portandogli delle armi per farli massacrare? – si domanda – Perché una guerriglia non ha nessuna possibilità di vincere. Bisogna prova a fare una trattativa. Dare le armi all’Ucraina comporterà un massacro terribile. Rischiamo la guerra nucleare”.

Secondo Castellina è “completamente diversa” la situazione odierna in Ucraina rispetto alla seconda guerra mondiale, quando gli Alleati rifornivano di armi i partigiani italiani. “La guerra c’era già da 4-5 anni. – spiega – Quelli che gli hanno dato le armi erano potenze alleate che combattevano anche loro. Chi dice ora ‘diamogli le armi’ vorrei che andasse pure a combattere come si fece nella guerra di Spagna”.

“Sono contrarissima all’invio di armi perché bisogna capire che le guerre del Risorgimento erano diverse da queste. – ribadisce Luciana Castellina – Bisogna collocare le cose nel contesto storico. Oggi c’è il pericolo della guerra mondiale nucleare. Quello che contesto è che si debba combattere un conflitto usando metodi medioevali, cioè le armi. Si deve provare a fare politica in tutti i modi”, conclude così la giornalista.

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