Vai al contenuto

Otto e mezzo, Caracciolo contro Severgnini: “Embargo un successo? Sì ma per Orban”

Un botta e risposta che non ti aspetti, quello andato in scena durante l’ultima puntata di Otto e mezzo. Ospiti della conduttrice Lilli Gruber sono il collega giornalista del Corriere della Sera, Beppe Severgnini, e l’esperto di geopolitica, direttore della rivista Limes, Lucio Caracciolo. Severgnini considera un “successo” l’embargo europeo al petrolio russo. Ma Caracciolo lo gela.

Lucio Caracciolo contro Beppe Severgnini

“Gli Stati Uniti? Non hanno interessi nella guerra in Ucraina”, dichiara Beppe Severgnini senza peli sulla lingua. Secondo il giornalista del Corriere, inoltre, il sesto pacchetto di sanzioni alla Russia da poco approvato, che comprende anche l’embargo sull’acquisto del petrolio di Mosca, rappresenterebbe un “sorprendente successo”.

Un giudizio sul quale la conduttrice di Otto e mezzo chiede un parere all’altro suo ospite. “Il premier Draghi ha precisato che non sarà penalizzata da questo accordo e Putin stasera è più preoccupato o sollevato?”, domanda la Gruber a Caracciolo. “Certamente non più preoccupato. Un grande successo, sì, ma di Orban. – smonta così le parole di Severgnini – Intanto i tubi passano per l’Ungheria, ha già le sue raffinerie e ha già il prezzo scontato e ci guadagna ancora di più”.

“Poi non è un embargo sul petrolio, ma sulle petroliere, una cosa che non sta in piedi. Se c’è un ambiente anarchico è quello del mare, non sappiamo niente di quello che c’è nelle navi. Putin può dare navi cariche di petrolio a un paese che poi lo rivende ad altri paesi. Le famose triangolazioni che sono il mezzo più usato nel mondo per aggirare le sanzioni e che molti paesi europei fanno allegramente. Non mi pare che sia nulla che possa scalfire seriamente la posizione di Putin mentre purtroppo, aggiungo, mi pare che Orban sia stato molto abile”, conclude Caracciolo.

Potrebbe interessarti anche: Intervista a Lavrov, Lucio Caracciolo: “La sua è una minaccia all’Italia”