
Jesto, nome d’arte di Justin Yamanouchi, è stato annunciato morto oggi con un messaggio di cordoglio pubblicato da Fedez su Instagram. Figura di spicco della scena hip hop italiana degli anni Duemila e primi anni Dieci, Jesto era noto per il suo contributo fondamentale al freestyle e alle battle rap, in un periodo in cui il movimento si manteneva ancora lontano dai circuiti mainstream.
Un artista fuori dagli schemi e dal forte carisma

Il messaggio di Fedez ricorda con emozione il primo incontro con Jesto durante il 2theBeat, storica competizione di freestyle. L’artista è stato definito una leggenda del rap per il suo carisma sul palco e per l’energia con cui si esibiva, rappresentando un’epoca in cui si rappava esclusivamente per passione e senza interessi commerciali.
Un’immagine di Jesto con il microfono in mano, pubblicata a corredo del messaggio, sintetizza la sua attitudine intensa, feroce e autentica che lo ha contraddistinto nel corso degli anni.
L’influenza di Jesto nella scena underground italiana

Jesto è stato un punto di riferimento per l’hip hop underground, noto per il suo stile diretto, provocatorio e mai banale. La sua scrittura tagliente e la sua indipendenza dalle logiche di mercato gli hanno garantito una fanbase fedele e appassionata.
Nel panorama hip hop italiano, la credibilità si costruisce sul palco e Jesto incarnava un’autenticità riconosciuta da molti colleghi. Il tributo di Fedez sottolinea l’importanza del suo contributo alla crescita del movimento musicale.
Biografia artistica di Jesto
Justin Yamanouchi, nato a Roma il 25 novembre 1984, figlio di Teresa Piazza e Stefano Rosso, ha iniziato la sua carriera musicale nel 2003 con l’EP “Coming Soon”. È stato protagonista di importanti competizioni di freestyle come “Da Bomb” e “2theBeat”, dove si è distinto con il terzo posto nel 2006.
Nel 2005 ha pubblicato il suo primo album ufficiale “Il mio primo e ultimo disco” con l’etichetta La Grande Onda di Piotta. Successivamente ha realizzato diversi album e mixtape, tra cui “Estremo”, “Il Jesto senso”, “Justin” e “Buongiorno Italia”, collaborando con produttori come 3D e Boss Doms.
La sua discografia comprende anche la trilogia “Supershallo” e la serie “Mamma ho ingoiato l’autotune”. Ha lavorato con numerosi artisti come Primo Brown, Gemitaiz, Clementino, Rancore e altri, consolidando la sua posizione nella scena underground.
La sua ultima pubblicazione risale al 2024 con l’album “L’Asteroide”. La carriera di Jesto si è contraddistinta per coerenza artistica e indipendenza, mantenendo uno stile personale e mai allineato alle tendenze commerciali.
Nonostante un progressivo allontanamento dal grande mercato discografico, il suo pubblico è rimasto fedele, sostenendo ogni sua nuova uscita anche nei momenti più difficili.
Nessuna conferma ufficiale sulla morte
Al momento non sono state rilasciate conferme ufficiali da parte di fonti istituzionali, familiari o colleghi riguardo alla scomparsa di Jesto. Il post di Fedez ha comunque avuto ampia diffusione tra la comunità hip hop, in attesa di ulteriori sviluppi e comunicazioni ufficiali.
La comunità musicale si è raccolta in silenzioso cordoglio, consapevole dell’importanza che Jesto ha avuto per il rap italiano.
Un addio che segna la fine di un’epoca
Jesto lascia un vuoto in un panorama musicale sempre più distante dagli ideali originari che ha rappresentato: l’autenticità, la sfida verbale come forma d’arte e l’irriverenza come stile distintivo. La sua scomparsa è un monito amaro sul valore di un rap che oggi sembra aver perso le sue radici più genuine.