
Harry Belafonte, il celebre artista, attore e attivista per i diritti civili, è scomparso all’età di 96 anni nella sua casa dell’Upper West Side di Manhattan. La notizia della sua morte ha colpito profondamente non solo i fan della sua musica, ma anche coloro che hanno apprezzato la sua lotta per la giustizia sociale.
Belafonte nacque a Harlem da genitori giamaicani il 1 marzo 1927. Crescendo in un ambiente difficile, Belafonte sviluppò un amore per la musica e iniziò a cantare in chiesa e in cori locali. In seguito, si arruolò nella Marina degli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale e iniziò a esibirsi per i suoi compagni di squadra.
Dopo la guerra, Belafonte tornò a New York City e iniziò a cercare lavoro come cantante. Nel 1952, fece il suo debutto al teatro americano in una produzione di “John Murray Anderson’s Almanac”, che gli valse recensioni entusiastiche.
Belafonte divenne presto un’icona della musica popolare, mescolando le influenze della musica caraibica con il jazz e il pop. Canzoni come “Day-O (The Banana Boat Song)” e “Jamaica Farewell” portarono il suono della sua terra d’origine negli Stati Uniti, e il suo album “Calypso”, contenente entrambe le canzoni, fu il primo album di un artista a vendere più di un milione di copie.