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Nostalgia (del potere) canaglia: “Torno a Natale”. Per Giggino c’è Dibba sotto l’albero…

In videocollegamento dal Sud America Alessandro Di Battista saluta il popolo dei Cinque stelle, riuniti in festa al Circo Massimo di Roma. “Mi piacerebbe tantissimo stare lì, talvolta mi mangio le mani e mi dico: ‘Ma che hai fatto?’. Però sto bene”. I grillini lo salutano con un’ovazione. L’ex deputato M5s plaude alla manovra varata dal governo e sottolinea che “garantisce diritti sociali a tanta gente che ne era stata privata”.

Poi arringa la folla imbracciando la spada contro il capitalismo finanziario: “Credo che la battaglia del presente e del futuro è tra chi si vuole riprendere fette di sovranità e chi continua a ritenere che per svilupparsi dobbiamo cedere sovranità a organismi internazionali. Il Movimento lo sostengo ancora di più perché sta conducendo una battaglia contro il capitalismo finanziario, che è il nemico numero uno”.

Sulle polemiche degli ultimi giorni, in seno al governo, Di Battista la vede così: “I panni sporchi vanno lavati in famiglia? Dipende, perché io voglio sapere cosa succede in Cdm, se c’è qualcosa che non va. Io voglio essere informato delle cose che accadono. Con genuinità Luigi Di Maio ha dimostrato ancora una volta da che parte sta – ha aggiunto – ha dimostrato onestà intellettuale. È giusto che ci si incazzi perché c’è qualcosa che non va. Viva la faccia”.

“La battaglia contro il capitalismo e la bancocrazia è la prima da fare – tuona l’ex deputato -. Autostrade va nazionalizzata il prima possibile, i Benetton vanno estromessi da ogni cosa, quindi insistiamo su questo punto”. Alessandro Di Battista scalpita. Poi fa l’annuncio che in molti nel suo Movimento stavano aspettando. Molti dei fan e degli elettori, certo, Di Maio non si sa, visto che si sente già con le valigie in mano.

Dibba annuncia: “Tornerò a Natale, abbiamo già fatto il biglietto. Vediamo poi che succederà. Non pensavo che mi mancasse così tanto la battaglia”. Si sta dunque per concludere il viaggio in America Latina, cominciato a fine maggio. “Potevo fare il ministro, però la verità è che sto bene, sto davvero bene”, ribadisce. Come sempre, Di Battista ha confermato il sostegno incondizionato a Luigi Di Maio: “La battaglia condotta in queste ore con la Lega è giusta”.

Tra la folla della Kermesse c’era anche il papà, Vittorio, che ha fatto uno show nello show, dichiarandosi ancora una volta fascista e esponendo cartelli contro il Tap, il Tav e contro i Benetton, evidentemente nemici giurati in casa Di Battista…