Il M5S è pronto alla scissione. Il voto in Senato e alla Camera al premier Draghi ha dato il via all’atto finale. Diviso tra governisti e ribelli, nonostante il voto su Rousseau abbia dato l’indicazione di schierarsi dalla parte del “sì”, il Movimento ora prepara le espulsioni dei dissidenti, aprendo così alla spaccatura definitiva. Chi ha votato in dissenso dal gruppo pagherà infatti con l’espulsione. Si tratterà sicuramente di un passaggio non facile per i grillini, che potrebbero cacciare dalla porta volti storici della prima ora. L’annuncio è arrivato dal reggente Vito Crimi attraverso un post su Facebook: “I 15 senatori che hanno votato no alla fiducia saranno espulsi”.
Ha aggiunto Crimi, con tono da resa dei conti: “Sono venuti meno all’impegno del portavoce del Movimento che deve rispettare le indicazioni di voto provenienti dagli iscritti. Per tale motivo non potranno più far parte del gruppo parlamentare del Movimento al Senato. Ho dunque invitato il capogruppo a comunicare il loro allontanamento, ai sensi dello Statuto e del regolamento del gruppo”. I 15 che saranno espulsi dal M5S sono: Abate, Angrisani, Corrado, Crucioli, Di Micco, Giannuzzi, Granato, La Mura, Lannutti, Lezzi, Mantero, Mininno, Moronese, Morra e Ortis.