Una polemica che sembrava essersi placata e che invece continua a trascinarsi giorno dopo giorno, in un crescendo di incomprensioni e accuse reciproche. Tra Italia e Francia è ormai da tempo, infatti, guerra aperta. Non sono piaciute al governo le ingerenze dei cugini d’oltralpe al momento del varo della manovra, passaggio difficile e osteggiato da tanti stati europei. E di contro all’Eliseo le parole di Di Maio e Salvini sul colonialismo contemporaneo sono suonate male, malissimo.
“Non risponderò – ha detto incontrando la stampa al Cairo – è la sola cosa che si aspettano. Tutto questo è irrilevante. Il popolo italiano è nostro amico e merita dei leader all’altezza della sua storia”. La replica di Luigi Di Maio è praticamente immediata, nel corso di Non è l’Arena, su La7. “Prima di fare la morale all’Italia Macron dovrebbe liberare dal neocolonialismo francese gli Stati africani, perché se quegli Stati li impoverisce poi quelle persone partono. Le nostre parole saranno irrilevanti per lui, ma non per gli italiani e gli europei”.
Di Maio assicura che se il tema del prossimo Consiglio europeo sarà l’immigrazione, “chiederemo di portare il tema di questa moneta”, il franco coloniale, che pesa sullo sviluppo dell’Africa. Citando esplicitamente la Francia, Di Maio ha parlato di “Paesi che impoveriscono gli Stati africani”. Porre fine a queste prassi “basterebbe per far stare gli africani in Africa”.Il reddito ai rom? Le parole di Di Maio, la reazione dei social. La proposta Cinque Stelle