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Maneskin, l’attacco del cantautore: “Perfetti rappresentanti di una generazione di imbecilli”

Il concerto dei Maneskin di sabato 9 luglio al Circo Massimo di Roma è stato un innegabile successo per la rock band romana. Circa 70mila giovani entusiasti e scatenati hanno affollato il vecchio circo di epoca romana cantando a squarciagola e ballando a più non posso tutti i loro più conosciuti successi. Non sono mancate nemmeno le polemiche, come quella sul fatto che forse il concerto avrebbe dovuto essere rinviato a causa del Covid. Ma a fare notizia è l’attacco violentissimo riservato ai Maneskin da un loro collega, il cantautore e bassista Pierpaolo Capovilla.

Pierpaolo Capovilla contro i Maneskin

Forse è meno noto dei Maneskin al grande pubblico. Ma, nel suo piccolo, Capovilla può vantarsi di aver fondato gruppi come gli One Dimensional Men e Il teatro degli Orrori. Il cantautore pubblica un post infuocato sui social in cui fa a pezzi tutto ciò che i Maneskin pensano e rappresentano per i giovani. A dargli particolarmente fastidio è questa frase urlata da Damiano durante il concerto: “E anche se a qualcuno dà fastidio, continuiamo ad urlarlo: fuck Putin, fanculo la guerra, fanculo i dittatori”.

Italian glam rock band Maneskin (vocalist Damiano David, bassist Victoria De Angelis, guitarist Thomas Raggi and drummer Ethan Torchio) perform on stage during a concert at the Circus Maximus in Rome, Italy, 09 July 2022. ANSA/CLAUDIO PERI

“Che pena che fa questo gruppo di giovani stupidi. – li attacca senza peli sulla lingua sui social Capovilla – Conformisti, intrappolati nel successo, purissima plastica, perfetti rappresentanti di una generazione di imbecilli, incapaci persino di comprendere le circostanze storiche che hanno portato alla guerra in Ucraina”, affonda il colpo accusandoli, in pratica, di non averci capito nulla di quello che sta succedendo tra russi e ucraini.

“Tanto, se sei rock, puoi essere superficiale, accontentarti degli slogan, e soprattutto non dare fastidio al Dipartimento di Stato USA. – chiosa ancora il cantautore mettendo in mezzo pure gli americani – Poverini, non hanno capito niente del mondo. Ma tanto, siamo rock, giusto? Basta usare la parola ‘fuck’ e tutto il resto passa in secondo piano. L’ignoranza, la falsa coscienza, l’ideologia americana, la spazzatura al posto del cibo”, conclude.

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