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Boschi contro la maestra candidata col M5S in gita al comizio di Conte: “Mandate gli ispettori”

Maria Elena Boschi presenta un’interpellanza urgente al ministro dell’Istruzione. Il motivo che spinge la parlamentare di Italia Viva, fedelissima di Matteo Renzi, a prendere questa iniziativa è quanto accaduto qualche settimana fa a Canosa, in Puglia. Mentre era ancora in corso la campagna elettorale per le comunali, una maestra di scuola elementare avrebbe portato i suoi alunni a prendere un gelato nella piazza in cui il leader pentastellato stava tenendo un comizio al quale la donna, candidata a sua volta al consiglio comunale con il Movimento, li avrebbe fatti poi partecipare.

Maria Elena Boschi

Da qui l’esplosione di bile della Boschi che ritiene questa circostanza incresciosa. Secondo quanto riporta il quotidiano Repubblica, dunque, la maestra aveva portato i suoi alunni nel centro della città nell’ambito di un progetto scolastico “sull’acquisto responsabile”. Ma il bar scelto dall’insegnante per prendere un gelato si trovava guarda il caso proprio nella piazza dove Giuseppe Conte stava parlando ai suoi sostenitori. Un evento non certo casuale secondo la parlamentare renziana.

“È sconcertante che si utilizzi la scuola a fini elettorali e si strumentalizzino dei piccoli alunni. – afferma la capogruppo di Italia Viva alla Camera – Chiediamo che sia fatta chiarezza su quanto accaduto e che siano mandati degli ispettori per individuare le responsabilità. Nella storia della Repubblica non si è mai visto che una scolaresca venisse portata a un comizio elettorale, a quanto emerge, senza l’autorizzazione dei genitori”, conclude Maria Elena Boschi.

Da parte sua, la maestra di Canosa fornisce una ricostruzione dei fatti totalmente diversa da quella della Boschi. Quel giorno lei si sarebbe trovata in ferie ed era stata un’altra insegnante ad accompagnare gli alunni in gita. Ma una pioggia improvvisa avrebbe costretto la scolaresca a ripararsi sotto ai gazebo del M5S. “Abbiamo già presentato diverse querele contro la ricostruzione falsa dei fatti””, comunica un esponente pentastellato di Canosa.

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