
In una lettera aperta pubblicata sul Corriere della Sera, Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e del gruppo Mondadori, ha espresso un severo monito nei confronti delle grandi aziende tecnologiche della Silicon Valley. Secondo Berlusconi, queste piattaforme operano in un contesto normativo e culturale privo di controlli, un vero e proprio “Far West”, dove il loro potere economico e politico rappresenta una minaccia concreta alla libertà di informazione e alla democrazia.
Il suo intervento arriva in un momento cruciale, mentre l’Unione Europea si prepara a implementare il cosiddetto Digital Package. Questo insieme di regolamenti comprende il Digital Services Act e il Digital Markets Act, strumenti legislativi che incontrano l’opposizione di figure come Donald Trump e di alcune realtà del settore tecnologico statunitense.
Il peso economico e politico delle Big Tech
Marina Berlusconi ha posto l’attenzione sulle cinque principali aziende tecnologiche — Nvidia, Microsoft, Apple, Alphabet e Amazon — osservando come la loro capitalizzazione complessiva abbia superato il Pil dell’intera area euro. Questo dato sottolinea la portata sovranazionale del loro potere, che risulta difficile da limitare attraverso le singole normative statali.
Non si tratta solamente di questioni economiche: la presidente di Fininvest evidenzia che il potere di queste società si manifesta anche nel rifiuto delle regole fondamentali che sostengono qualsiasi società funzionante. In questo contesto, gli operatori tradizionali dell’editoria si trovano in svantaggio a causa di una concorrenza che definisce “sleale“: da una parte chi rispetta gli obblighi fiscali, tutela i lavoratori e difende il diritto d’autore; dall’altra chi domina due terzi del mercato pubblicitario globale agendo in un sistema opaco e senza responsabilità editoriali.

Le piattaforme digitali come attori politici
Oltre all’aspetto economico, Marina Berlusconi sottolinea la trasformazione delle grandi piattaforme digitali in veri e propri attori politici. Il loro potere d’influenza è tale da condizionare l’opinione pubblica e i processi democratici, passando agilmente da posizioni ideologiche diverse, come il “wokismo” e il “trumpismo”.
Questa flessibilità ideologica, spiega, genera una minaccia per la coesione democratica, poiché gli algoritmi alimentano la polarizzazione, l’odio e la chiusura al dialogo.
La disinformazione e la mancanza di regole nel digitale
Il tema più critico riguarda l’informazione: secondo Berlusconi, le piattaforme prosperano in un ambiente dove non esiste responsabilità per i contenuti pubblicati e il successo si basa esclusivamente sul numero di clic. Questo sistema favorisce la diffusione di fake news, linguaggi d’odio e intolleranza, elementi che minacciano la qualità del dibattito pubblico e della politica.
Nel suo discorso, Berlusconi cita il sociologo Jacques Ellul, che già negli anni Sessanta evidenziava l’autonomia incontrollata della tecnica, e Sarah Wynn-Williams, ex dirigente di Meta, che ha definito le grandi aziende digitali come “gente che se ne frega”, sottolineando superficialità e arroganza.

Il ruolo decisivo dell’Europa nella regolamentazione
Nel suo appello conclusivo, Marina Berlusconi rivolge un invito alla Commissione Europea a mantenere fermezza nell’applicazione delle norme sul digitale. Un mercato può definirsi libero solo se regolato da regole giuste, e il Digital Package rappresenta una tutela indispensabile non solo per gli editori, ma per la salvaguardia stessa della democrazia.
Conclude con un’immagine evocativa ispirata a “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury, romanzo in cui un regime totalitario brucia libri per eliminare il pensiero critico. Allo stesso modo, nel contesto digitale, è fondamentale preservare “isole di saggezza e intelligenza umana” capaci di contrastare la manipolazione e promuovere un pensiero critico.
Questo messaggio va oltre la difesa dell’editoria tradizionale e rappresenta un monito culturale contro la deriva algoritmica e la perdita di capacità critica, temi centrali per il futuro della democrazia in Europa.