Festeggia il suo riscatto, la riabilitazione arrivata dalla sentenza della Cassazione. E pensa già al momento del rilancio, un ritorno in politica che potrebbe avvenire presto, prestissimo. Addirittura alle prossime elezioni europee, se Ignazio Marino cederà alla corte di +Europa che lo vorrebbe inserire in lista per sfidare, tra gli altri, proprio quel Pd che nel 2015 lo destituì con le celebri 25 coltellate (tanti i consiglieri romani dem che firmarono le dimissioni per far cadere la giunta dell’allora sindaco).
Una vicenda che, tra l’altro, sta spaccando nuovamente un Partito Democratico che non ha ancora fatto davvero i conti con quella scelta sanguinosa. Orfini ha rispedito al mittente le accuse: “Marino non era adeguato a quel ruolo, stava amministrando male Roma, la città era un disastro”. Sulla stessa linea Renzi, l’altro mandante dell’omicidio politico dell’ex sindaco: ” Una scelta totalmente politica, figlia di valutazioni amministrative legate al governo di Roma”.
Parole che non sono servite a placare la rabbia di tanti esponenti dem che all’epoca, pur contrari, non trovarono la forza di opporsi a quella decisione. E che oggi sottolineano la gravità dell’errore. Marino, intanto, si gode la sua piena riabilitazione. E sotto sotto valuta l’idea di un precoce ritorno, per sfidare proprio quel Pd con il quale ha un conto più che aperto.Marino assolto: da destra a sinistra, la lunga lista di chi gli deve delle scuse