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Virus cinese, le mascherine vendute in Italia sono prodotte a Wuhan, città dell’epidemia

Il Coronavirus, il virus arrivato dalla Cina che sta contagiando sempre più persone nel mondo e che sta mietendo vittime ad ogni ora, spaventa sempre di più l’Europa e anche l’Italia. Tra le tante precauzioni e raccomandazioni del Ministero della Salute, infatti, c’è quella di indossare una mascherina protettiva per ridurre al minimo il rischio contagio. Peccato che nelle ultime ore, però, è emersa una tragicomica verità: come riporta Il Tempo, molte farmacie di Roma sono state inondate di richieste di mascherine tanto che in alcuni esercizi sono esaurite. C’è però una sorta di beffa: queste mascherine sono prodotte a Wuhan, città epicentro dell’epidemia.

A confermare questa coincidenza è anche la dottoressa Ingria, come si vede nella foto diffusa dallo stesso quotidiano romano. Sulla confezione è scritto nero su bianco: “Mascherina facciale filtrante”, distribuita da Farmac Zabban Spa Calderara di Reno-Bologna, prodotta in “Cina, a Wuhan”. La dottoressa aggiunge: “Siamo rimasti solo con 60 pezzi, le richieste di mascherine da noi sono continue: da mille fino a 5mila al giorno”. A causa della psicosi di questi giorni molte persone soprattutto a Roma stanno acquistando le protezioni per il viso per evitare un eventuale contagio. Chissà se questa notizia farà cambiare loro idea.

Intanto un’altra vittima nella provincia sudoccidentale del Sichuan porta a 38 i decessi per il coronavirus cinese, 37 dei quali nello Hubei, per un totale di 170 vittime dall’inizio dell’epidemia. Secondo l’ultimo bilancio del governo centrale, i nuovi casi registrati nella giornata di ieri in tutto il territorio cinese sono stati oltre 1.700, più di mille dei quali solo nella provincia focolaio dell’infezione. Anche il Tibet ha riportato il suo primo caso, ha reso noto la Commissione sanitaria nazionale (Nhc) cinese.

Le 38 nuove morti segnano il più alto aumento di decessi giornalieri dall’inizio dell’epidemia e arrivano mentre è in corso un massiccio sforzo di contenimento che sta tenendo bloccate decine di milioni di persone nello Hubei. La maggior parte delle ultime infezioni segnalate si è verificata proprio nella provincia focolaio del virus, che ne ha registrate 1.032. Intanto gli Usa invieranno i loro “migliori esperti”, su invito della Cina, per collaborare alle ricerche sul coronavirus. Lo ha annunciato il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow.

 

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