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Cacciari duro con Riotta: “Con un idiota che mi dà del putiniano non discuto”

Massimo Cacciari si è schierato da subito contro l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo. Il filosofo, però, come altri addetti ai lavori, ha voluto anche soffermarsi sulle ragioni storiche e politiche che hanno scatenato il conflitto. Secondo lui prima o poi bisognerà trattare con Vladimir Putin. Una posizione che gli è valsa l’iscrizione in una sorta di lista di proscrizione di presunti simpatizzanti di Putin, stilata su Repubblica dal giornalista Gianni Riotta. Cacciari replica duramente, prima definendolo un “cog…” e poi, ospite di Non è l’Arena, un “idiota”.

Massimo Cacciari contro Gianni Riotta

Il conduttore ricorda al suo ospite che nei giorni scorsi “è finito in una lista un po’ particolare. Su Repubblica Gianni Riotta ha detto che ci sono alcuni italiani che sono legati al mondo di Putin. Si sente putiniano?”, gli domanda a bruciapelo. “Neanche rispondo a queste stupidaggini scusi. – si inalbera subito Cacciari – Se vogliamo parlare seriamente facciamolo. Con un idiota che mi ha dato del putiniano non discuto”. Giletti però insiste chiedendogli se consideri Riotta a livello di quelli che vogliono censurare Dostoevskij.

“L’altra faccia della medaglia”, taglia corto Cacciari. Il conduttore allora gli chiede di spiegare che cosa non abbiamo capito della Russia di Putin. “C’è stata una reciproca sottovalutazione. – spiega il filosofo – Una sottovalutazione nostra sula capacità di Putin che per fare un’operazione di questo genere deve avere auto una solidarietà molto forte all’interno del suo apparato di potere. Ma penso anche, e questo mi dà qualche speranza, una sottovalutazione di Putin sulla reazione che in qualche modo c’è stata. Sono sanzioni pesanti, non sono le solite sanzioni”.

Foto Mauro Ujetto/LaPresse 05-05-2018 Dogliani (Cn), Italia CronacaPer quattro giorni Dogliani si trasforma in un laboratorio nazionale in cui pensare e discutere la televisione di oggi e quella del futuro Nella foto: Gianni Riotta (Editorialista La Stampa)

“Non so quanto la Russia potrà andare avanti con un attacco di queste proporzioni, di fronte ad una resistenza che probabilmente non si aspettava. – prosegue Cacciari – Quindi penso che oggi ci siano i margini reali per costringerlo ad un tavolo di trattativa serio per cessare il fuoco e per risolvere le questioni secolari di contenzioso tra Russia e Ucraina. Si deve partire almeno da Caterina la Grande per capire questa tragica storia tra ucraini e russi. Quindi oggi l’Europa dovrebbe avere finalmente le capacità per costringere le parti ad un serio tavolo di trattativa”, ribadisce.

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