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Cacciari contro tutti a Otto e mezzo: “Io non la conosco”

Massimo Cacciari scatenato ad Otto e mezzo. Il filosofo veneto è ospite della trasmissione condotta da Lilli Gruber su La7 nella serata di mercoledì 15 settembre. Insieme a lui ci sono il direttore del quotidiano Domani, Stefano Feltri, e un altro giornalista di sinistra: Luca Telese. L’argomento principale della discussione sono le conseguenze della pandemia di Covid e il modo migliore per contrastarle. A questo proposito, Cacciari conferma tutti i suoi dubbi sul green pass. Inevitabile la reazione dei suoi interlocutori, come altrettanto inevitabile è la reazione furente del filosofo.

“Rimangono serissimi dubbi costituzionali” sull’utilizzo del green pass, puntualizza Massimo Cacciari. “L’obbligo comporta la vaccinazione. Devono fare una legge e assumersi tutte le responsabilità sulle conseguenze”, prosegue rivolgendosi ai membri del governo Draghi per invitarli ad introdurre l’obbligo vaccinale, presente già di fatto secondo lui.

Il primo a replicare alle tesi di Cacciari sul green pass è Stefano Feltri. Il direttore di Domani la prende larga , decidendo di attaccare il professore sul piano personale e professionale. C’è un problema con il ruolo degli intellettuali come Cacciari”, sentenzia Feltri. Critica che induce il suo interlocutore ad una risposta ironica: “Dopo ti racconto i competenti. Poi, il giornalista riesce definitivamente a fargli perdere la pazienza. “Io non la conosco”, si stizzisce Cacciari. “Non è vero, sa perfettamente chi sono, l’ho chiamata per scrivere sul mio giornale”, replica secco Feltri.

“Tanti esperti dicono altre cose, io mi sono informato e potrà farlo anche il direttore di Domani. Questo governo non è autorevole. L’Aifa ha trasmesso dati contraddittori”, si difende però con i denti Cacciari. Ma Feltri lo incalza: “Lei si informa su internet. Il vaccino Covid il farmaco più sperimentato della storia del mondo”. Poi arriva il turno di Telese nel contrastare le posizioni del filosofo. Alla fine, un Cacciari sconsolato chiude così la diatriba: “Ho esaurito le mie capacità. Basta”.

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