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Massimo Galli, la brutta notizia per l’infettivologo: sarà processato

Massimo Galli verrà processato. Il gup del tribunale di Milano Livio Cristofano ha infatti rinviato a giudizio l’infettivologo e Massimo Riva, suo collaboratore, nell’ambito dell’inchiesta sui concorsi pilotati all’Università Statale del capoluogo Lombardo. Il processo che Galli ora dovrà affrontare non c’entra dunque niente con la pandemia di Covid, come qualcuno poteva sospettare.
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Massimo Galli processo Milano

Processo a Milano per Massimo Galli

Secondo le ultime indiscrezioni che trapelano dal tribunale di Milano, Massimo Galli andrà a processo con l’accusa di falso. Soltanto durante il dibattimento si deciderà se contestare all’infettivologo anche la turbativa d’asta o l’abuso d’ufficio. Niente processo invece per altri due protagonisti dell’inchiesta milanese: Claudio Maria Mastroianni, professore alla Sapienza di Roma, e Claudia Colomba, associato all’Università di Palermo, hanno infatti chiesto il patteggiamento pagando una somma di 8mila euro ciascuno.

Il processo che si celebrerà contro Massimo Galli a Milano fa parte dell’inchiesta sui presunti concorsi pilotati per i posti di professore e ricercatore alla facoltà di medicina dell’Università Statale, condotta dai pm Bianca Maria Eugenia Baj Macario e Carlo Scalas. Secondo quanto riferito dal suo avvocato, Massimo Gualtieri, il professor Massimo Galli ha già rilasciato una dichiarazione spontanea davanti al giudice ribadendo che “il suo operato è stato corretto”.

L’infettivologo durante il processo dovrà difendersi dall’accusa di aver alterato in maniera truffaldina la procedura di un concorso in cui l’altro rinviato a giudizio, Massimo Riva, è risultato poi nel 2020 il candidato vincente per il ruolo di professore di seconda fascia in malattie cutanee, infettive e dell’apparato digerente. Secondo le risultanze ottenute dai carabinieri del Nas, coordinati durante le indagini dal procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli, Massimo Galli avrebbe “turbato con promesse e collusioni” il concorso, creando così una sorta di corsia preferenziale per Riva che, però, portò inevitabilmente all’esclusione del candidato più titolato per quel posto: Massimo Puoti del Niguarda.
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