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Massimo Giannini avverte Giorgia Meloni: “È la stampa bellezza, devi rispondere”

Momenti di tensione tra Giorgia Meloni e i giornalisti durante la conferenza stampa di presentazione della manovra economica. Dopo aver risposto ad alcune domande, il premier annuncia di doversi assentare per presenziare ad una assemblea di Confartigianato. Ma il suo annuncio fa spazientire i cronisti, ansiosi di porle altre domande. La sua replica stizzita scatena però la dura reazione del direttore de La Stampa Massimo Giannini il quale, prima sul suo giornale e poi ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, lancia un avvertimento alla Meloni.
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Massimo Giannini avverte Giorgia Meloni

“Cara presidente Meloni, i giornalisti stanno al mondo per fare domande, i politici hanno il dovere di dare risposte.’ È la stampa, bellezza, e tu non puoi farci niente’”. Così Massimo Giannini bacchetta Giorgia Meloni citando una nota battuta dell’attore americano Humprey Bogart. Il direttore de La Stampa ripete le sue accuse anche in serata nello studio di Lilli Gruber. “Non so se Giorgia Meloni abbia un problema strutturale con i giornalisti. – accusa Giannini – Certo che quello che è successo questa mattina in conferenza stampa è stato piuttosto sgradevole e fa il paio con un precedente al G20 di Bali. Già lì, dopo l’incontro con il presidente americano Biden, la Meloni ha abbandonato la conferenza stampa per andare ad incontrare il presidente cinese Xi Jinping”.

“Questa mattina invece si pensava ci sarebbe stato più spazio per le domande dei giornalisti. – prosegue Massimo Giannini nel suo affondo – E invece sono state prese cinque domande tutte insieme, prassi che io contesto. Ho detto al mio giornalista di dirlo a Palazzo Chigi perché quello è il modo migliore per non rispondere a nessuno. Naturalmente questo ha innescato una reazione legittima dei nostri colleghi. E lì lei ha tirato fuori questo atteggiamento un po’ infastidito. Ma il premier ha il dovere di rendere conto all’opinione pubblica attraverso i giornalisti e non si deve innervosire”.

Ma cosa era successo poche ore prima in sala stampa a Palazzo Chigi? Dopo una lunga introduzione, e dopo aver risposto alle prime domande dei giornalisti, la Meloni chiede di potersi assentare per presenziare ad un appuntamento con il presidente di Confartigianato. Ma molti dei cronisti presenti non prendono bene la cosa, chiedendo a gran voce di poter continuare a porle domande. “Non mi pare si possa dire che non siamo disponibili. – sbotta allora ad un certo punto Giorgia Meloni – Mi ricordo che in altre situazioni siete stati molto meno assertivi, disponibili. Mi dite di tagliare l’introduzione? Ma questa è una legge di Bilancio, penso che nessuno si aspetti che presentiamo una legge di Bilancio in quattro minuti. Siamo persone serie, le cose le voglio spiegare”.

Ma la sua presa di posizione evidentemente non fa breccia nella platea che ha di fronte. Le proteste proseguono: tutti vorrebbero farle altre domande. E allora lei si innervosisce definitivamente. “Ho il presidente di Confartigianato che sta aspettando me, gli spiegherò che altrimenti voi dite che non rispondo alle domande. Non mi pare siate stati così coraggiosi in altre situazioni, so io a cosa mi riferisco”, dichiara in maniera sibillina, senza spiegare a quale episodio in particolare si riferisca”.

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