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Matteo Messina Denaro, le foto dell’arresto e il vero volto del boss

Dopo trent’anni di latitanza, è finita la corsa dell’ultimo capo dei capi di Cosa nostra, Matteo Messina Denaro.

La notizia dell’arresto è stata data intorno alle 9.20 di questa mattina, in seguito a un’azione dei Carabinieri del Ros, del Gis e dei comandi territoriali della Regione Sicilia nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo.

Il boss, originario di Castelvetrano, in provincia di Trapani, ha sessant’anni e si trovava in cura da circa un anno alla clinica privata “Margherita” di Palermo.

Le prime immagini dell’arresto svelano il vero volto del boss.

Matteo Messina Denaro al momento del suo arresto

Il boss di Cosa Nostra era latitante dal 1993. Le indagini che ne hanno portato all’arresto sono state coordinate dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido. Messina Denaro era l’ultimo boss mafioso di “prima grandezza” ancora ricercato.

Negli anni, infatti, il potere delle cosche è stato organizzato differentemente e d’ora in poi non si dovrebbe più parlare di “capo dei capi”.

Per il suo arresto, negli anni, sono stati impegnati centinaia di uomini delle forze dell’ordine. L’ultimo sforzo coordinativo era stato compiuto a settembre, quando erano scattate le manette per settanta persone, giudicate vicinissime al latitante.

Oggi la cattura, che ha messo fine alla sua fuga. Una latitanza record come quella dei suoi fedeli alleati Totò Riina, sfuggito alle manette per 23 anni, e Bernardo Provenzano, riuscito a evitare la galera per 38 anni.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto su Twitter si è complimentato con le forze dell’ordine. L’arresto di Matteo Messina Denaro è avvenuto a 30 anni esatti da quello di Riina, che fu preso il 15 gennaio del 1993, sempre a Palermo.