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Matteo Messina Denaro, la rivelazione del magistrato: “Aveva deciso di lasciarsi prendere”

Matteo Messina Denaro non è stato arrestato grazie alle indagini delle forze dell’ordine, ma perché “aveva deciso di lasciarsi prendere”. È questa la clamorosa rivelazione fatta in diretta tv da Roberto Scarpinato. L’ex procuratore generale di Palermo ed oggi senatore del Movimento 5 Stelle è ospite dell’ultima puntata di In Onda, il talk show di La7 condotto da David Parenzo e Concita De Gregorio. L’ex toga parla naturalmente del caso giudiziario del momento e accusa Salvatore Baiardo, ospite poco dopo di Massimo Giletti a Non è l’Arena, di essere il portavoce dei fratelli Graviano, attualmente rinchiusi al 41bis a Milano. Ma Scarpinato non si limita a questo, visto che decide di sparare questa bomba sul capo di Cosa Nostra. >>>>> I conti in tasca a Matteo Messina Denaro: ecco quanto spendeva al mese

La rivelazione di Scarpinato su Matteo Messina Denaro
La rivelazione di Scarpinato su Matteo Messina Denaro

Le parole di Scarpinato su Matteo Messina Denaro

“Matteo Messina Denaro ha goduto di protezioni ad altissimo livello. – questa la convinzione di Roberto Scarpinato – Nessun latitante può resistere per 30 anni, anche se ha forti appoggi locali, se non ha protezioni che vanno al di là della mafia. Non dobbiamo dimenticare che in questi anni sono stati arrestati diversi esponenti delle forze di polizia per favoreggiamento e alcuni sono stati condannati perché avevano pilotato fughe di notizie all’esterno sul luogo in cui erano collocate le microspie e alcune telecamere”, ricorda l’ex magistrato.

Secondo l’ex procuratore generale di Palermo, inoltre, Matteo Messina Denaro “non ha goduto solo di protezioni del luogo e di qualche professionista colluso, ma anche di una protezione di sistema perché è un uomo che conosce i segreti delle stragi. Conosce i complici eccellenti delle stragi del ’92 e del ’93 e gode quindi di un sistema di protezione che va al di là di quello tipicamente mafioso”, conclude il parlamentare pentastellato ricordando tutti i segreti ancora irrisolti di quella drammatica stagione delle stragi.

“Matteo Messina Denaro non è più Diabolik come l’avevamo battezzato, cioè un capomafia estremamente raffinato che riusciva a sfuggire a tutte le indagini. – conclude poi il suo intervento Roberto Scarpinato – Ha iniziato a commettere una serie di errori da principiante e da dilettante, come usare il telefonino e chattare, perché evidentemente aveva deciso di lasciarsi prendere”. Non meno interessante dell’intervista a Scarpinato, si rivela poi quella che Giletti fa a Baiardo. L’uomo dei Graviano nega con decisione di agire per loro conto, ma la sensazione che tutti provano a sentirlo parlare è esattamente quella opposta. >>>>> Matteo Messina Denaro, lo sfogo di un amico: “Non rinnego l’affetto per Iddu”