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Mediaset risponde al dietrofront di Vivendi: «Denuncia civile e penale»

Vivendi ha deciso di non acquistare più tutta la divisione Mediaset Premium e ha proposto di rivedere l’intesa che sembrava fosse stata raggiunta con Mediaset. Il cambio di idea però non va giù al Biscione che ora annuncia di voler risolvere la questione in «sede civile e penale».

La nota del gruppo Mediaset

Vendita di Mediaset bloccata

“Il cda di Mediaset ha preso atto di quanto comunicato dal management e ha deliberato di respingere la proposta alternativa di Vivendi giudicata irricevibile perché incompatibile con il contratto vincolante già firmato – si legge in una nota del gruppo della famiglia Berlusconi – Il cda ha pertanto dato mandato agli amministratori di adottare tutte le opportune azioni finalizzate a ottenere l’adempimento del contratto da parte di Vivendi e, in caso di inerzia di quest’ultima, di agire in sede civile ed eventualmente anche penale a tutela degli interessi della società“.

La nuova proposta di Vivendi

La nuova proposta di Vivendi per Mediaset

Il problema è la cessione di Premium. La famiglia Berlusconi avrebbe rinunciato alla sua pay tv per darla a Vivendi che ora ha deciso di fare un passo indietro. La nuova proposta di Bolloré e soci è di cancellare il vecchio accordo e di limitare l’acquisizione di Premium a un 20% del totale. Per “recuperare” quanto perso sulla pay tv, Vivendi è pronta ad acquistare Mediaset raggiungendo una quota di possesso del 15%. L’obiettivo dei francesi è chiaro: sfilarsi da Premium (che viaggia in rosso) e guardare in senso stretto a Mediaset (le cui condizioni economico-finanziarie sono ben più floride).

Insomma, se fino a poco tempo fa c’era aria di intesa e di amicizia, ora i rapporti tra le due parti si sono fatti estremamente tesi. Ormai sembra che per risolvere la questione ci possa pesare solo il tribunale.

Brunello Colli