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La Lega non “salva” Mediaset: cosa c’è dietro lo strappo con Berlusconi. Guai per il centrodestra

E così Mediaset finisce incredibilmente al centro di un nuovo strappo tra Salvini e Berlusconi, e quindi di una ulteriore spaccatura nel centrodestra. Una notizia passata in sordina ma che la dice lunga su quale sia la situazione nella coalizione tra Berlusconi, Salvini e la Meloni. È successo infatti che in Commissione Affari costituzionali del Senato la Legga abbia stoppato l’emendamento anti-scalate del PD per difendere Mediaset dai francesi di Vivendi. E subito è suonato un campanello d’allarme. L’emendamento “per proteggere le aziende italiane televisive ed editoriali” era stato presentato dalla relatrice del decreto Covid, la dem Valeria Valente, per fermare l’avanzata del gruppo guidato da Vincent Bolloré.

Come spiega formiche.net, “a settembre una sentenza della Corte di Giustizia Ue aveva ritenuto inappropriato l’intervento dell’Authority guidata da Giacomo Lasorella, di fatto dando un via libera a Vivendi per riprendere fra le mani l’intera quota Mediaset. Con lo scudo preparato dal governo, Agcom avrebbe invece la possibilità di congelare per sei mesi la scalata nel gruppo di Silvio Berlusconi richiedendo un’istruttoria. Per questo lo stop leghista a Palazzo Madama ha suscitato rabbia e sgomento fra i forzisti, tanto più perché arriva a pochi giorni dalla relazione del Copasir (presieduto dal leghista Raffaele Volpi) che ha acceso i riflettori sulle mire francesi su Generali e Unicredit”.

Prendendo la parola in aula, il segretario Matteo Salvini ha negato i retroscena di uno strappo nel centrodestra, annunciando l’astensione della Lega sull’emendamento dem (che è poi stato approvato): “Una grande riforma non si fa di notte con un emendamento al decreto Covid, si fa con trasparenza”, ha tuonato Salvini. Ma in tanti l’hanno letta in modo diverso. Lo stop di Salvini all’emendamento salva-Mediaset è sembrato un chiaro monito a Berlusconi, “reo” in questi ultimi tempi di un flirt troppo prolungato con la maggioranza e con Conte.

Mediaset i vivendi

La “responsabilità” espressa da Berlusconi negli ultimi mesi viene ora vista da Salvini come il preludio di un’intesa politica. Da qui, il “ricatto” in aula su Mediaset. E ora la frattura è chiara, con alcuni senatori forzisti, Gasparri in testa, che dichiarano: “Credo che la Lega in Commissione non abbia compiutamente valutato la situazione. Ci va giù pesante Andrea Cangini: “Evidentemente Salvini ha cambiato slogan: da ‘prima gli italiani’ a ‘prima i francesi’”. Gli fa eco Osvaldo Napoli, “Salvini non vuole alleati ma solo plauditori”.

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