Vai al contenuto

Giorgia Meloni: “Nulla a che fare con i gilet arancioni ma il disagio è reale”

Giorgia Meloni aveva annunciato una manifestazioni in piazza con tutto il centrodestra per il 2 giugno, festa della Repubblica. Poi ha detto no, poi ha ridetto sì, alla fine ha deciso di auto-sabotarla. Una strategia schizofrenica che lei spiega così: “Nessuna strumentalizzazione da parte nostra. Quest’anno non ci sarà la parata e abbiamo pensato che fosse un giorno propizio per celebrare la Repubblica dando voce ai milioni di persone che non si rassegnano a un’Italia condannata al declino: dal Covid e dalle scelte scellerate di questo governo”, spiega. “La nostra sarà una piazza simbolica: ci saranno soprattutto parlamentari e amministratori locali a Roma, a Piazza del Popolo. Stenderemo un enorme tricolore per via del Corso”, aggiunge Meloni.

E spiega: “Ci saranno iniziative simili in tutte le piazze d’Italia. Nel mio video di queste ore ho spiegato ai cittadini che non serve venire in piazza e che possono seguirci dai social, aiutandoci a diffondere le immagini della manifestazione. L’appuntamento di popolo è solo rinviato al 4 luglio, al Circo Massimo, se la curva del contagio lo consentirà”. Anche ieri la leader di Fratelli d’Italia aveva protestato contro l’esecutivo in merito alla cerimonia prevista per il 2 giugno. Infatti, insieme al segretario della Lega, Matteo Salvini, Meloni aveva chiesto di deporre una corona di fiori all’Altare della Patria una volta terminata la manifestazione del centrodestra. Ma il governo ha detto no.

“Qualcuno da Palazzo Chigi si è messo a chiamare tutti i giornalisti per raccontare che la richiesta era stata rifiutata perché la deposizione di fiori era considerata irrispettosa del Presidente della Repubblica che già la depone in rappresentanza di tutti”. Per poi attacca: “Volevamo solo deporre una corona d’alloro in memoria del Milite Ignoto. Se in quel giorno non era possibile, o non era istituzionalmente rispettoso, bastava dirlo”.

E sul movimento dei gilet arancioni precisa: “La gente sfida il Covid perché c’è un disagio sociale molto più forte rispetto a quel che si racconta. Conte non ha compreso il rischio dell’ecatombe economica, della cancellazione della classe media”. La leader di Fratelli d’Italia, in un’intervista a Repubblica, a proposito delle iniziative dei gilet gialli spiega: “Non giustifico nulla. Dico che c’è sgomento e paura e che le letture superficiali non aiutano ad affrontare i problemi reali”.

 

Ti potrebbe interessare anche: 2 giugno, Mattarella: “Inizia la nostra rinascita. Servono coraggio e prudenza”