Giorgia Meloni apre uno spiraglio nella collaborazione tra governo e opposizione: “Se il governo, adesso che la situazione è ormai fuori controllo, vuole coinvolgere l’opposizione bene, ma servono patti molto chiari”. La leader di Fratelli d’Italia pone tre condizioni: “Servono regole di ingaggio trasparenti, chi fa cosa e come – dice al Corriere della sera -. Secondo: il governo deve abolire i provvedimenti sbagliati. Terzo: appena usciti dall’immediata emergenza si torna a votare”. Condizioni che rendono però una collaborazione a dir poco difficile… “Qui di difficile, anzi di insopportabile, c’è il modo in cui questo governo ha gestito l’emergenza”, aggiunge Meloni.
Sui Dpcm di Conte, che per altro è uguale ai provvedimenti che più o meno stanno prendendo tutti in tutta Europa, la Meloni dice: “Il problema non è la singola misura, è che non si ha idea delle priorità e si manda sul lastrico la gente senza dare alcun ristoro. Finché non sappiamo le cifre parliamo del nulla. Il ristoro deve essere totale. E deve prevedere anche il risarcimento per chiunque abbia speso soldi, tanti, per adeguarsi ai protocolli richiesti che ora vengono considerati inadeguati. Siamo pronti a organizzare un presidio permanente davanti a Palazzo Chigi per ascoltare le ragioni di chi sta perdendo tutto, tre parlamentari di FdI che sono anche ristoratori sono pronti allo sciopero della fame finché non sarà chiaro quanti soldi vanno a chi”.