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Ucraina, Meloni accusa Conte: “Puerile menzogna”

Durante le comunicazioni del presidente del Consiglio in Senato, in vista del prossimo Consiglio europeo dei prossimi 23 e 24 marzo, Giorgia Meloni ha toccato tutte le questioni più scottanti della politica italiana: da quella migratoria alle politiche energetiche, passando dalla guerra in Ucraina. Ed è proprio su quest’ultimo punto che si accende un durissimo scontro a distanza con il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte.
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Meloni Conte Ucraina Senato
Giorgia Meloni contro Giuseppe Conte

Giorgia Meloni in Senato

Meloni assicura in Senato che il sostegno dell’Italia all’Ucraina “sarà assicurato in ogni ambito fino a quando sarà necessario. Continueremo a farlo senza calcolare ogni tipo di impatto sul consenso, perché è giusto farlo, anche sul piano dei valori. L’aiuto militare all’Ucraina è necessario. Manterremo gli impegni assunti, la libertà ha un prezzo. Forniremo uno scudo di fronte ai bombardamenti russi alla popolazione di Kiev”. Il premier si dice irritato nei confronti di chi come Conte, anche se non lo cita direttamente, sostiene che “l’Italia sta spendendo soldi a danno degli italiani”.

“Sostenere che i soldi per le armi all‘Ucraina vengono sottratti alle pensioni è una puerile menzogna, perché l’Italia sta inviando all’Ucraina materiale e componenti già in suo possesso. – attacca la Meloni – L’Ucraina non difende solo la propria terra, ma i valori di libertà e democrazia su cui si fonda la nostra civiltà. Kiev sta difendendo il diritto internazionale, senza il quale sostituiremmo la forza del diritto al diritto del più forte”. Ma le sue parole non spostano di un millimetro la linea di Conte. “La risoluzione Pd in Senato chiede pieno sostegno con tutte le forme‘ a Kiev? – replica il leader del M5S prendendosela con il partito di Elly Schlein – Sull’Ucraina la posizione dei dem è stata sempre questa, di grande convinzione per quanto riguarda questa strategia militare che sta perseguendo un’escalation militare”.

La posizione di Conte sull’Ucraina

“Tentativo di convergenza già fallito? – Conte risponde così ai giornalisti – Non si rompe nulla, perché la loro posizione è rimasta la stessa. Ma il problema non è il nostro rapporto con il Pd, ma il rapporto con tutte le forze, il rapporto tra governanti e cittadini, il rapporto con l’Ue e con la comunità internazionale. Cosa vogliamo, solo questa prospettiva di scontro militare al di fuori di qualsiasi controllo? – mette in mezzo anche il governo Meloni – Ci avevano detto che in Ucraina mandavano solo giubbotti anti-proiettili. Ora siamo alle batterie missilistiche, alcuni si stanno predisponendo per mandare dei jet. Tutto questo dopo un anno di guerra ci dimostra che l’escalation militare non ha fine. Vogliamo un percorso negoziale di pace con l’Italia in prima fila”, conclude.
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