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Immigrazione, Giorgia soddisfatta. Ma in realtà è invasione

L’Italia è ancora una volta al centro dell’attenzione peri in fuga dai loro paesi di origine, alla ricerca di una vita migliore. Nonostante i tentativi di Giorgia Meloni di negoziare una gestione dei flussi migratori a livello europeo, la realtà è molto diversa. La realtà è una vera è propria invasione.

I resti del barcone naufragato a Cutro
, Crotone

Nelle ultime 24 ore sono stati registrati oltre 4.000 arrivi di migranti provenienti dalla Tunisia, dalla Libia e dalla Turchia, mentre 60 persone hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere le coste italiane. Nonostante l’impegno delle autorità italiane e delle organizzazioni umanitarie, il flusso sembra inarrestabile.

La situazione è resa ancora più preoccupante dal fatto che solo dalla Tunisia, i trafficanti sono in grado di muovere anche 4.000 persone al giorno. Lampedusa, già in difficoltà a causa dell’elevato numero di migranti, ha visto l’arrivo di ulteriori 2.000 persone nelle ultime ore. Leggi anche Migranti, Meloni lancia l’allarme a Bruxelles: “Rischiamo un’invasione”

Ma non è solo Lampedusa ad essere colpita da questa crisi umanitaria: migliaia di migranti stanno sbarcando o sono in procinto di sbarcare nei porti siciliani o calabresi, dopo essere stati soccorsi in mare. La situazione è così critica che persino la Guardia costiera tunisina ha fermato altri 2.000 migranti nelle stesse ore.

La situazione è talmente disperata che anche le organizzazioni umanitarie stanno facendo il possibile per salvare vite umane. Tuttavia, nonostante gli sforzi delle ONG, il numero di vittime continua ad aumentare. Solo nell’ultima settimana, infatti, 60 persone hanno perso la vita sulla rotta tunisina.

Nonostante ciò, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, sembra soddisfatta dei negoziati europei per la gestione dei flussi migratori. Tuttavia, la realtà dei numeri dimostra che la situazione è molto più critica di quanto possa sembrare. La soddisfazione di Meloni sembra quindi una contraddizione rispetto all’aumento degli sbarchi di immigrati e alla perdita di vite umane in mare.