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Mes, è scontro in parlamento

Sul Mes è scontro totale tra maggioranza e opposizione, in Italia, e tra l’Italia e gli altri nel parlamento europeo, dove Meloni sembra arrendersi a Bruxelles.

Luigi Marattin, deputato di Italia viva, ha criticato duramente la mancata ratifica: “Le parole di Giorgetti equivalgono all’annuncio della volontà del governo di non ratificare il Trattato”.

Meloni

Marattin ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Economia sulla questione.
“Il ministro Giorgetti dice che la decisione sulla ratifica del Mes deve essere preceduta da ‘un adeguato e ampio dibattito in Parlamento’. Non è una procedura corretta coinvolgere le Camere?”

“Correttissima -risponde da sé – Il disegno di legge di ratifica del Trattato, che il governo deve predisporre, deve essere approvato dal Parlamento, e ci mancherebbe altro. Ma Giorgetti ha aggiunto che il Parlamento deve essere coinvolto anche prima che il governo presenti il disegno di legge di ratifica, una sorta di autorizzazione preventiva. Questa cosa non sta scritta proprio da nessuna parte”.

Palazzo Finanze

“In Parlamento tre quarti delle forze politiche vedono il Mes come fumo negli occhi, senza tra l’altro riuscire a spiegare il perché. Le parole del ministro equivalgono all’annuncio della volontà di non ratificare il Trattato”.

Alla stampa il deputato ha così commentato la vicenda:

“Sul Mes, un giorno forse capiremo il perché, si è scaricato il peggior cialtronismo populista di questi anni, ed è un bel record visto quante ne abbiamo vissute. Ratificare il Trattato non significa accedere al Mes, ma semplicemente far entrare in vigore una riforma migliorativa di quello strumento, per essere in grado di aiutare i Paesi dell’area euro che malauguratamente dovessero incorrere in crisi bancarie o fiscali. Era un impegno preso dal governo in cui Salvini era vicepremier e tutti gli altri Stati lo hanno già fatto. Impedirne l’entrata in vigore non ha alcun senso, economico, politico o diplomatico”.