Avviare un’attività in Italia richiede, oggigiorno, pazienza e oculatezza. Vietato sbagliare, i tempi non lo consentono: un investimento sbagliato può costare caro. Ma è anche vero che nel mondo odierno le opportunità per poter “svoltare” sono all’ordine del giorno. E tra queste non si può non annoverare la possibilità, soprattutto per giovanissimi imprenditori, di avviare un attività in Franchising. Questa formula, detta anche affiliazione commerciale, è un accordo tra imprenditori per la distribuzione di beni e/o servizi, utilizzata soprattutto da chi vuole aprire un negozio o avviare una nuova imprese. Grazie inoltre al D.L. 114/98 che ha riformato il settore del commercio, oggi l’iter per aprire un negozio in franchising è notevolmente semplificato e comprende pochi passaggi, lineari e difficili da sbagliare. Affidarsi ad un brand di franchising affermato aumenta le possibilità di riuscita del proprio progetto imprenditoriale, grazie alla guida di un’azienda che ha già avuto successo e all’utilizzo di un marchio conosciuto tra la potenziale clientela. Ma quali sono i migliori Franchising da prendere in esame per avviare un’attività di successo in Italia nel 2018?
Scegliere il franchising
Una lista stilata dal portale specializzato Entrepeneur ha recentemente preso in esame quali sono i migliori 500 brand al mondo con cui avviare un’attività di Franchising. Un giovane imprenditore può sicuramente prendere in esame questa importante lista, per poi calarla nel contesto italiano. Per ogni impresa da avviare, franchising compreso, bisogna prendere in esame importanti aspetti quali i costi iniziali, l’investimento totale, la possibilità di crescita e – nel caso del franchising – la royalty dovuta al franchisor. Quando si sceglie un brand di franchising al quale affiliarsi, inoltre, è importante prendere in esame la forza dello stesso marchio, i suoi anni di attività, la sua infrastruttura e la capacità di comunicare anche con i nuovi media quali, ad esempio, Facebook e Instagram. Quali sono i dieci migliori franchising per il mercato italiano? Abbiamo deciso di stilare una classifica suddividendo la nostra analisi in tre macro-settori da sempre molto forti nello scenario italiano: food, finanza e casalinghi.
I migliori franchising di “food” per il mercato italiano nel 2018
Negli ultimi mesi sta prendendo sempre più piede in Italia un marchio storico dei fast-food all’estero. Si tratta del rinominato KFC, catena statunitense di fast-food avviata nel 1952 a North Corbin. Il ristorante del “pollo fritto” sta avendo molto successo nel Nord Italia e può essere un buon affare dati gli alti ritorni economici garantiti da una clientela incuriosita e da un brand forte. Continua ad andare molto bene anche il franchising McDonald’s, brand che non ha certo bisogno di presentazioni, ma che richiede un investimento iniziale molto importante oscillando tra i 1 e il 2,2 milioni di euro, quindi fuori dalla portata di aspiranti imprenditori alla prima esperienza. Restando nell’ambito del mondo fast-food un ottimo affare può essere rappresentato da Subway che richiede un investimento di “soli” 147-321mila euro iniziali.