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Migranti, unioni civili, pandemia: tutte le gaffe della candidata leghista Ceccardi

Neanche il tempo di trovare la quadra ed è subito polemica intorno alla figura di Susanna Ceccardi, la candidata scelta dal centrodestra per andare alla conquista della Regione Toscana. Impresa pressoché impossibile, visto che si tratta di una delle poche roccaforti che i sondaggi danno ancora saldamente in mano alla sinistra. Resa ancora più ardua dalla bagarre subito nata al momento della decisione di far correre l’europarlamentare della Lega, che negli anni è incappata in una lunga serie di scivoloni che l’hanno resa suo malgrado molto celebre in rete.

Riavvolgendo i nastri di qualche mese, allo scorso marzo, eccola ad esempio annunciare di voler partire in direzione Barcellona per andare a recuperare di persona gli italiani rimasti lontani da casa a causa del lockdown. Le accuse di sciacallaggio erano subito piovuta dell’etere, in attesa che la Farnesina si mobilitasse per sbloccare la situazione. Famosa anche una frase pronunciata nel 2014 ad Announo di Michele Santoro sul tema migranti: “Chi mi accusa di tenere più alla vita di un chihuahua che alla vita di un immigrato, non capisce che i chihuahua non sbarcano a migliaia sulle nostre coste”. Chapeau.Di recente, la Ceccardi aveva fatto invece discutere per un altro contorto passaggio: “Non ho messo la foto di Sergio Mattarella nel mio ufficio, è un retaggio dell’ancien régime”. Sulla violenza che vede vittime le donne, invece: “Penso che le manifestazioni contro la violenza sulle donne servano a poco. Di violenze ne subiamo tutti, ogni giorno. E magari le compiamo. La violenza è parte dell’uomo e della donna, è parte della natura”.E ancora: nel 2016 aveva rifiutato di celebrare l’unione civile di una coppia gay, con frasi che le erano costate un esposto da parte del Gay Center. Mentre nel 2017, per non scontentare nessuno, aveva parlato della disparità di stipendi tra medici calabresi e dell’Emilia Romagna (questi ultimi più alti) sostenendo che “ci saremmo stupiti del contrario, meno male che non è così”. Ce n’è per tutti i gusti, insomma. La candidata perfetta per tentare un’impresa quasi impossibile.

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