Il tragico incidente verificatosi lo scorso 25 ottobre sulla Cristoforo Colombo a Roma, che ha causato la morte di Beatrice Bellucci e il grave ferimento della sua amica Silvia Piancazzo, continua a suscitare attenzione. Le autorità hanno reso noti importanti aggiornamenti sulle condizioni di Silvia e sui risultati preliminari dell’autopsia su Beatrice, mentre le indagini proseguono con approfondimenti tecnici e accertamenti giudiziari.
Aggiornamenti sulle condizioni cliniche di Silvia Piancazzo
Secondo quanto riferito dal dottor Emilio Cingolani, direttore facente funzioni della UOC Shock e Trauma presso l’ospedale San Camillo Forlanini, Silvia Piancazzo ha mostrato un significativo miglioramento delle sue condizioni generali. È stata sospesa la sedazione e la ventilazione meccanica, permettendo alla giovane di essere ora vigile e in grado di interagire con il personale sanitario e i familiari.
Nonostante i progressi, il percorso di cura non è concluso: Silvia deve ancora affrontare un intervento chirurgico ortopedico che sarà programmato appena le sue condizioni lo consentiranno. Attualmente rimane ricoverata in terapia intensiva con prognosi riservata, sottolineando la gravità del trauma subito.
Esiti preliminari dell’autopsia sulla vittima Beatrice Bellucci
L’autopsia, condotta presso il Policlinico di Tor Vergata, ha evidenziato che Beatrice Bellucci è deceduta a causa di un violento politrauma che ha interessato in particolare l’addome e il torace. Questo conferma la natura estremamente grave dell’impatto, che ha coinvolto la Mini su cui viaggiavano le due ragazze, investita da una Bmw guidata da un ventiduenne ora indagato per omicidio stradale.
Le lesioni riscontrate sono compatibili con la dinamica dell’incidente, caratterizzata da una collisione frontale ad alta energia, che non ha lasciato scampo alla giovane vittima.
Indagini tecniche e acquisizione di prove video
Le forze dell’ordine hanno avviato l’analisi delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area dell’impatto, fondamentali per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente. Particolare attenzione è rivolta alla velocità del veicolo investitore, elemento cruciale per stabilire le responsabilità.
Per questo motivo, si sta valutando la nomina di una consulenza tecnica d’ufficio con l’obiettivo di accertare scientificamente la velocità della Bmw al momento dello scontro. Tale perizia sarà determinante per la prosecuzione dell’iter giudiziario.
Iscrizione nel registro degli indagati e ulteriori accertamenti
Oltre al conducente della Bmw, anche Silvia Piancazzo risulta iscritta nel registro degli indagati, come atto dovuto nell’ambito delle indagini. Sono stati sequestrati e sono in fase di analisi i telefoni cellulari dei coinvolti, per verificare eventuali distrazioni o comportamenti illeciti quali una possibile corsa clandestina o l’uso del telefono durante la guida.
I giovani coinvolti hanno collaborato con le autorità fornendo i codici di sblocco dei dispositivi e informazioni utili all’inchiesta.
Procedimenti per omicidio stradale e ricerca di giustizia
La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale a carico del ventiduenne alla guida della Bmw, reato per cui sono previste pene severe. L’indagine mira a stabilire se la condotta del giovane, inclusa la velocità e l’eventuale distrazione, sia stata causa diretta della tragedia.
La famiglia di Beatrice Bellucci e l’opinione pubblica attendono risposte chiare e un’applicazione rigorosa della legge. Tutti gli elementi probatori saranno valutati per fare piena luce sull’accaduto, garantendo giustizia e sottolineando l’importanza della responsabilità al volante e del rispetto delle norme stradali.