Vai al contenuto

Matteo Vanzan: liquidazione negata, era solo un volontario

Una notizia che lascia attoniti non solo i familiari di Matteo Vanzan. Lo Stato ha infatti negato l’erogazione della liquidazione ai familiari del soldato morto in combattimento a Nassiriya nel 2004 perché, questa la motivazione, era soltanto un “volontario in ferma breve”. A denunciare l’increscioso accaduto è il sito internet Vittime del Dovere. La famiglia Vanzan ha accolto con amarezza la notizia. Ma si è subito rivolta al Tribunale amministrativo regionale per cercare di ottenere giustizia.

Aveva soltanto 22 anni Matteo Vanzan quando perse la vita in Iraq. Era il 17 maggio del 2004. Il giovane ricopriva il ruolo di primo caporal maggiore dell’Esercito italiano. La sua vita venne stroncata durante un combattimento nell’ambito dell’operazione Antica Babilonia. La morte di Matteo Vanzan avvenne, proprio a Nassiriya, a pochi mesi dal 12 novembre 2013, giorno della tragica strage che costo la vita a 38 persone, tra cui moltissimi soldati con il tricolore.

Matteo Vanzan

Oggi, la ferita della perdita di Matteo Vanzan si riapre inevitabilmente. Come già accennato, infatti, lo Stato ha negato l’erogazione della liquidazione alla famiglia perché il ragazzo era “volontario in ferma breve”. Mamma Lucia e papà Enzo hanno dovuto prendere atto che, secondo l’Inps, “il militare, volontario in ferma breve all’epoca del decesso, non possa essere considerato titolare di un rapporto di impiego e non abbia perciò titolo all’erogazione del Tfs”.

“Matteo aveva svolto la leva obbligatoria nel corpo dei vigili del fuoco. – questo il drammatico racconto del sito Vittime del Dovere – Successivamente si era arruolato nell’Esercito, nel Reggimento dei Lagunari Serenissima. Dove aveva maturato la decisione di essere volontariamente inviato a Nassiriya. Nel corso di uno scontro con dei miliziani ribelli, una granata di mortaio gli aveva reciso gravemente un’arteria femorale e dopo un disperato intervento chirurgico, il giovane caporale spirava a causa delle gravi ferite riportate”. Da ricordare anche che, nel 2006, l’allora capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi conferì alla memoria di Matteo Vanzan la Croce d’onore. Onorificenza riservata alle vittime degli atti di terrorismo o degli atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero.

Potrebbe interessarti anche: Chi era Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano ucciso in un attentato in Congo