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Non chiamatele più “leggere”. Marijuana, l’allarme che spaventa le famiglie: “Cosa fumano oggi i nostri ragazzi”

Non può essere paragonata alle cosiddette “droghe pesanti”, certo. Ma nemmeno considerata così “leggera”. Il consumo di marijuana può avere effetti nocivi per la salute, aggravando o addirittura provocando sindromi psichiche, stati d’ansia, comportamenti violenti e anche patologie serie, dalla schizofrenia alla paranoia. Un allarme che arriva dagli Stati Uniti, dove 23 Stati hanno già liberalizzato la cannabis per usi medici e dove, come un fulmine a ciel sereno, è arrivato il libro “Tell Your Children”, pubblicato dalla nota casa editrice Simon & Schuster.

A far scalpore, il fatto che l’autore del testo non sia un esponente della destra conservatrice americana ma Alex Berenson, un progressista in passato giornalista del New York Times che ha scritto il libro con l’aiuto della moglie, psicologa specializzata nello studio dei comportamenti criminali. E che, in un clima dove il 62% degli americani si dice favorevole alla liberalizzazione, scrive: “Ho l’impressione che sulla cannabis abbia sviluppato un’insensibilità rispetto all’evidenza dei fatti analoga a quella della destra sulle evidenze dei mutamenti climatici”.L’autore non mette in discussione la depenalizzazione che gli pare giusta, ma contesta la totale liberalizzazione. Americani con la guardia abbassata, ragiona Alex, forse per gli stessi suoi motivi: il ricordo di innocue esperienze giovanili. Solo che la marijuana di allora aveva un contenuto di THC, il principio attivo, limitata all’1-2 per cento, mentre quella potenziata che circola oggi ha una percentuale molto più elevata.Nel libro, si mette in evidenza come oggi le droghe leggere consumate dai ragazzi contengano un principio attivo a volte anche sette volte superiore rispetto ai gloriosi anni ’60 e ’70. Dati che hanno scatenato accesi dibattiti in rete, non solo al di là dell’Oceano. Proprio ieri, in Italia, Beppe Grillo ha rilanciato la proposta di legge presentata dal senatore M5S Matteo Mantero: “Trovate qualche motivo per non legalizzare la marijuana?”.

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