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Chiara Poggi, l’annuncio dell’avvocato di Sempio: “Non è stato Stasi, ecco chi l’ha uccisa”

Il mistero dell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, avvenuto diciotto anni fa, continua a suscitare interesse e dibattito. Recentemente, Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, è intervenuto durante la trasmissione Storie Italiane su Rai1 per ribadire la sua convinzione: “Alberto Stasi è innocente”. Stasi, all’epoca fidanzato di Chiara, è stato condannato a 16 anni di carcere per l’omicidio avvenuto nell’agosto del 2007. Tuttavia, Lovati, difensore di Sempio, amico del fratello di Chiara e iscritto nel registro degli indagati, sostiene fermamente l’innocenza di entrambi. “Cosa hanno fatto i carabinieri”. Garlasco, parlano i genitori di Chiara Poggi: “Sono venuti di notte”

Lovati ha espresso preoccupazione riguardo agli errori commessi nelle indagini passate, temendo che possano ripetersi contro il suo cliente. Ha descritto il caso di Stasi come afflitto da omissioni investigative e lacune, a partire dalla versione dei fatti fornita da Stasi dopo il delitto. “Non è mai stato verificato concretamente il suo racconto: ha dichiarato di aver chiamato Chiara senza risposta, per poi recarsi a casa sua, suonare il campanello e, non ricevendo risposta, scavalcare l’inferriata per entrare. All’interno, avrebbe trovato Chiara, forse ancora viva, prima di contattare i carabinieri”.

L’Intervento dell’Avvocato

Il legale ha criticato la mancata realizzazione di un esperimento giudiziale che, secondo lui, avrebbe potuto chiarire diversi aspetti cruciali. “Perché non è stato fatto? Sarebbe bastato riportare Stasi alla villetta di Garlasco e chiedergli dove avesse scavalcato. Così si sarebbe potuto accertare se ci fossero impronte e, di conseguenza, verificare la sua veridicità”. Lovati sottolinea che una bugia non prova colpevolezza, ma può aprire a nuove indagini.

Un altro elemento discusso da Lovati riguarda le condizioni in cui Stasi si sarebbe presentato ai soccorritori: “Aveva le scarpe pulite”, ha affermato Lovati. “Questo indica, con ragionamento logico, che non è mai entrato nella casa, quindi ha riferito qualcosa che altri gli hanno fatto dire”. Tali dichiarazioni riaprono le domande su ciò che accadde davvero quella mattina del 2007.

Infine, Lovati ha condiviso un’opinione personale, non come avvocato ma come cittadino: “Chiara Poggi è stata uccisa da un sicario. Non parlo da legale ma da cittadino con una sua idea”. Queste forti dichiarazioni si inseriscono in un contesto complesso e ancora aperto, riportando alla luce vecchie ferite e sollevando nuovi dubbi in uno dei casi più controversi della cronaca giudiziaria italiana.

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