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Non riceve la pensione e chiama la banca, loro gli dicono: “Guardi che lei è morto”

“Ero andato a effettuare un prelievo allo sportello – racconta Gaetano – e l’operazione mi è stata rifiutata. Guardo sul computer e vedo che non mi era arrivata la pensione. Il giorno dopo chiamo la banca…”. Inizia così il tragicomico racconto di Gaetano Costantini. La vicenda è riportata su Il Gazzettino, che ha intervistato il malcapitato. Dopo aver notato che la pensione non arrivava più sul conto, il signor Costantini ha chiamato la banca per chiedere informazioni a riguardo. La risposta è tutta un copione: “Ma guardi che lei è morto”. Per un caso di omonimia, il signore in questione è finito in un certificato di morte.

E così la banca, come di consuetudine, ha provveduto a bloccare la pensione che l’uomo percepiva. Il signor Costantini è residente a Pian di Vedoia (Ponte nelle Alpi), e nella sua stessa via, qualche numero prima, abita un altro Gaetano Costantini, deceduto. Il pensionato tende a sminuire l’accaduto e a giustificare chi ha commesso l’errore: “È una cosa che può succedere e non incolpo nessuno. Quando mi hanno detto ‘Guardi che lei è morto’, io ho risposto: ‘Ma scusate, se telefono non sono morto!'”.

E poi dalla banca gli hanno detto di chiamare l’Inps. “Avevano un certificato in mano e non potevano pagarmi – prosegue il pensionato -. Il certificato di morte era arrivato anche in Comune, a Ponte nelle Alpi, ma lì si sono resi conto subito che c’era qualcosa che non funzionava. Infatti hanno sistemato tutto loro”. Nel frattempo nel paese si era sparsa la voce che Gaetano fosse venuto a mancare. Dal barista che faticava a credere che fosse realmente lui nel momento in cui ha messo piede nel locale, fino alla ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti che ha telefonato alla figlia, la quale ha dovuto immediatamente smentire la morte del padre.

Da quel momento per Gaetano è iniziata la trafila per riottenere la pensione, ma fortunatamente ha avuto tante persone che lo hanno aiutato. “Non si può parlare direttamente all’Inps di Belluno, bisogna fare tramite Internet – racconta il pensionato -. A quel punto ho pensato di lasciare perdere e ho chiesto aiuto a un amico commercialista. È stato lui a interessarsi e dopo poco l’Inps si è fatto subito sentire”. E in questa situazione d’emergenza la pensione è più che mai vitale per il signor Gaetano. Tutto è bene quel che finisce bene.

 

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