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Schilirò, la poliziotta no green pass: “Mi chiamano terrorista”

Nunzia Alessandra Schilirò è consapevole di rischiare il posto da vicequestore di polizia. La donna si confessa in una intervista a Repubblica, rivelando anche di venire indicata come una terrorista da alcuni colleghi. Intanto l’indagine disciplinare nei suoi confronti procede spedita. Il suo intervento dal palco dei no green pass a piazza San Giovanni di sabato scorso ha infatti fatto infuriare i suoi superiori. A cominciare dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, che ha parlato di “dichiarazioni gravissime” promettendo pene esemplari per la Schilirò.

Nunzia Schilirò

Nonostante le aspre polemiche e il rischio di venire licenziata, Nunzia Schilirò non recede di un millimetro dalle sue posizioni. “Il green pass viola gli articoli della prima parte della Costituzione. E se una legge è illegittima ho il dovere di dirlo proprio perché sono una rappresentante dello Stato. Sono una poliziotta. Non ho commesso alcun reato”, si sfoga su Repubblica.

Nonostante la polizia abbia aperto un procedimento disciplinare nei suoi confronti, la Schilirò è già tornata al lavoro. Ma i problemi non mancano. “Alcuni colleghi non mi salutano più, mi vedono come un mostro. Per altri sono un’eroina. Non mi sento né l’uno, né l’altra”, racconta. Schilirò si dice consapevole di stare rischiando il licenziamento. “Temo che possa finire così ma è fondamentale chiarire che su quel palco ero una libera cittadina. Ero Nunzia Alessandra Schilirò, non indossavo la divisa. Stavo esercitando il mio diritto di espressione”, rivendica con orgoglio.

“Sono conosciuta come poliziotta perché la stessa amministrazione mi ha mandata per anni in televisione a rappresentarla per le indagini che ho svolto. – prosegue – Adesso mi indicano come una terrorista. È assurdo, io sono una pacifista e mi ispiro a Ghandi”. Una definizione, quella di “terrorista”, che proprio non va già alla dirigente di polizia che promette di impugnare qualsiasi provvedimento verrà emesso contro di lei. Schilirò si dice per la libertà di scelta sul vaccino e rifiuta la definizione di negazionista del Covid. Non risponde però alla domanda se sia vaccinata. Al momento sta valutando se lasciare la polizia. Avrebbe ricevuto anche proposte di entrare in politica ma, puntualizza, “al momento sono una poliziotta, non ho intenzione di fare politica”.

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