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Nuovo blitz interforze a Caivano: all’alba intervento nel “Parco Verde”

Caivano nuovo blitz Alba

All’alba di oggi, un massiccio blitz interforze ha preso vita a Caivano. Oltre 400 operatori, appartenenti a diverse forze dell’ordine tra cui polizia, carabinieri e Guardia di Finanza, hanno preso parte all’intervento nell’area del «Parco Verde». Al fianco delle forze regolari, anche i reparti specializzati si sono uniti all’operazione.
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Da un punto di vista aereo, l’intera operazione è stata monitorata grazie all’intervento di un elicottero della polizia e uno delle Fiamme Gialle, garantendo così una visione strategica dell’area e assicurando un controllo maggiore sull’intera attività sul campo.

Questo intervento rientra in un contesto più ampio di normative e misure recentemente adottate per il contrasto del disagio giovanile e della criminalità minorile. Infatti, il 7 settembre scorso, è stato approvato dal Consiglio dei ministri il cosiddetto “decreto Caivano”. Questo decreto prevede alcune novità significative:

Maggiore Severità per i Minori: I minori di 18 anni che commettono reati avranno una maggiore probabilità di finire in carcere. In particolare, l’età minima per l’applicazione della misura della custodia cautelare è stata abbassata da nove a sei anni.

Daspo Urbano per i 14enni: Con l’introduzione di questo decreto, sarà ora possibile applicare il Daspo urbano già a partire dai 14 anni.

Responsabilità dei Genitori: In caso di mancata frequenza scolastica nell’età dell’obbligo, il decreto prevede ora il carcere per i genitori, sostituendo la precedente sanzione di una multa di 30 euro.

Sanzione per Spaccio di Lieve Entità: Per i minori, lo spaccio di lieve entità sarà punito con l’arresto in flagranza.

Ammonimento del Questore: Questa misura viene ora estesa anche ai minorenni di età compresa tra i 12 e i 14 anni per reati con pena non inferiore a 5 anni.

Perdita della Potestà Genitoriale: Nel caso in cui un minorenne sia coinvolto in attività di associazione mafiosa o traffico di stupefacenti, anche se non direttamente come autore del reato, potrà scaturire una procedura per la perdita della potestà genitoriale da parte dei genitori.


Questo quadro normativo, fortemente voluto e sostenuto, rappresenta un’ulteriore stretta nei confronti di fenomeni di disagio e devianza giovanile, in un tentativo di garantire maggiore sicurezza e tutela per la comunità.