Vai al contenuto

Olio d’oliva, la classifica delle marche migliori (e i declassamenti) per evitare le sofisticazioni alimentari

È il condimento principe nella nostra dieta mediterranea e nelle case degli italiani non può proprio mancare. Lo produciamo, lo esportiamo e soprattutto lo consumiamo quotidianamente. È il nostro olio d’oliva. Ma è sempre di qualità? “Altroconsumo”, che regolarmente effettua dei test sui prodotti in commercio, ha appena fornito i risultati di un’analisi condotta su 30 oli extravergini. Se da un lato è emerso che i campioni di olio prelevati siano tutti conformi ai parametri di legge, d’altro canto la successiva prova, eseguita per verificare le proprietà organolettiche del prodotto, ha riscontrato talune criticità che hanno fatto declassare da extravergine a vergine alcuni marchi, come si può leggere su Trend-online

Nessun problema di sicurezza ci tiene a sottolineare l’associazione. “Forse un consumatore inesperto non si accorgerebbe della differenza (tra vergine ed extravergine, ndr) ma a livello merceologico non è corretto, perché si vende qualcosa che non ha le caratteristiche che afferma di avere“, si apprende dal report. Per essere classificato come extravergine nella sua vita commerciale, per legge l’olio deve superare anche la prova dell’assaggio effettuata da esperti “ufficiali”, a cui le autorità nazionali affidano i controlli sulla qualità.
Leggi anche: La truffa dell’olio extravergine d’oliva: attenzione! Cosa ha scoperto un’inchiesta di Piazzapulita (VIDEO)

Dalle analisi effettuate, nove olii hanno ottenuto un punteggio che non scende sotto i 70 punti, ossia la soglia sotto il quale il prodotto è considerato di “qualità ottima stabilita”. La differenza tra olio extravergine di oliva e olio vergine risiede nel diverso sapore odore dei due, oltre che nell’acidità: quest’ultima deve essere di 0,8 grammi per 100 grammi di prodotto nell’olio extravergine, mentre ha un tetto massimo di 2 grammi per 100 grammi di prodotto nell’olio vergine. Ecco il perché del declassamento di certi marchi.

Il primo in classifica è un biologico, il Monini Monini Bios 100 per cento Italiano che ha ottenuto un punteggio di 78 punti. Mentre il “miglior acquisto”, cioè la bottiglia con il miglior rapporto qualità prezzo, è il Desantis Classico che ha totalizzato 71 punti. Di buona qualità anche: Bio Podere del Conte, Carapelli Il frantoio, Desantis 100% italiano e Desantis classico, Conad Verso Natura Bio, De Cecco classico, Carapelli Oro verde.