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“Lo hanno massacrato e io non l’ho protetto”. Le parole della mamma di Willy

Dopo sei giorni da quell’orrendo omicidio a Colleferro, sono di nuovo insieme: madre e figlio. La signora Lucia ora  può toccare di nuovo Willy. Avvolta dai veli bianchi e dalle lacrime si lascia andare a uno sfogo: “Lo hanno portato via in modo orribile. Gli hanno fatto male, tanto male. Picchiato in maniera selvaggia. Avrà sofferto chissà quanto. E lui che non poteva fare niente, a terra, indifeso. Povero Willy. Hai sofferto, massacrato senza pietà. Povero figlio mio”. Mamma Lucia, Willy in una bara di legno. Un completo nero, la camicia bianca con la farfallina nera, le scarpe da ginnastica ai piedi accanto la maglia giallorossa con di Totti. Il viso scavato, ancora sofferente. La parte sinistra lacerata dai pugni e dai calci. “Ha sofferto tanto”, continua a ripetere la donna.

Racconta a Repubblica: “Lui aveva tanto da vivere. Ma non c’è più, non ci sarà più. Lui è felice. Sono certa che ci stia guardando da qui e dall’alto. Willy era contento di Paliano, della scuola alberghiera e adesso del lavoro da chef che faceva nel ristorante dell’albergo ad Artena. Era bravo, ogni volta tornava a casa e mi spiegava una nuova ricetta, ma sognava di andare a Roma. Sono sicura che sarebbe diventato un grande cuoco. Aveva ambizioni. Ma era anche tanto generoso. Pensava sempre agli altri”.

Poi il rimorso che la sconvolge: “Vorrei morire. Potevo salvarlo ma non ci sono riuscita”. Si dispera piegando il capo indietro e avanti: “Se fossi stata presente, se Dio mi avesse dato qualche segnale, avrei difeso da quel pestaggio. Mi sarei fatta uccidere io. Invece no, non ero sul posto, non ho salvato li mio bambino”. Poi si rivolge agli amici presenti alla camera ardente: “Avrebbe voluto vedervi qui. Ci teneva a voi. Eravate la sua forza. Lui era un fuscello. Cosa poteva fare contro quel gruppo che lo picchiava a sangue fino a ridurlo cosi?”.

Mamma Lucia poi conclude: “Non cerchiamo vendetta. Vogliamo solo giustizia. Crediamo nei giudici e a loro chiediamo di farla”. Intanto, settantacinquemila persone hanno firmato la petizione su change.org. e chiedono al presidente della Repubblica Sergio Maattarella e al ministro dell’interno Luciana Lamorgesei insignire Willy della Medaglia d’oro al valore civile perché è intervenuto per portare pace in un pestaggio.

 

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