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Open Arms, Salvini si piega a Conte: i minori autorizzati allo sbarco

I minori a bordo della Open Arms sbarcheranno a breve. Lo ha deciso il Viminale rispondendo alla seconda lettera del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il premier aveva scritto al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ribadendo tra l’altro la richiesta di far sbarcare i minori dalla nave Open Arms. La lettera è stata scritta in risposta al carteggio tra Conte e Salvini di Ferragosto. Pur con l’autorizzazione a far sbarcare i minori, fonti del Viminale fanno sapere che Matteo Salvini ha risposto alla lettera del presidente del Consiglio ribadendo che la linea del Ministero non cambia.

“L’imbarcazione con bandiera spagnola di una ong spagnola ha preferito restare in mezzo al Mediterraneo per 16 giorni anziché dirigersi direttamente verso la Spagna. Una scelta politica a danno dell’Italia e sulla pelle degli immigrati, come già successo in passato – si legge nella nota –  Eppure, il presidente del Consiglio ha scritto un’altra missiva a Salvini per chiedere di far scendere a terra i minori, che fino a certa identificazione sono da considerare presunti. Il via libera allo sbarco di queste persone è esclusiva responsabilità del presidente Conte, che sollecitava un intervento quando la nave si trovava ancora in acque internazionali. Mentre Madrid non muoveva un muscolo, a Roma si moltiplicavano le pressioni”.“L’indirizzo politico di Salvini, supportato giuridicamente, è diverso da quello del presidente del Consiglio. Già lunedì il ministro auspica novità a proposito del ricorso sulla decisione del Tar del Lazio, ed è certo che la linea della fermezza e della difesa dei confini e della dignità dell’Italia è condivisa dalla stragrande maggioranza dei cittadini di questo Paese”.In realtà la Open Arms non sarebbe potuta andare in Spagna poiché quest’anno Madrid ha già accolto 15.000 migranti (cinque volte più dell’Italia). La situazione solleva ancora una volta dubbi sulla politica di Salvini, ancora una volta parsa più votata alla campagna elettorale che alla risoluzione di problemi. Nelle precedenti ore, il vicepremier aveva risposto a Conte obiettando alle pretese di Palazzo Chigi con una serie di giustificazioni parse piuttosto deboli.

Salvini tirava in ballo la nazionalità della barca, elemento che non ha alcuna rilevanza. Addossa al premier le responsabilità dello sbarco. Non si capisce, alla fin fine, perché acconsenta all’approdo dei minori sul suolo italiano se convinto davvero delle sue posizioni. Forse, ancora una volta, si tratta di propaganda o poco più.

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