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“Orgoglioso dei miei genitori”. Lo sfogo di Renzi, poi l’attacco a Lega e Cinque Stelle

Un Matteo Renzi a tutto tondo, che non risparmia niente e nessuno. Accusa i Cinque Stelle, rivolgendo un particolare appello al ministro dei Trasporti: “L’analisi costi-benefici, caro Toninelli, l’abbiamo già fatta insieme al Piemonte e ora in nome di un vergognoso voto di scambio Matteo Salvini sta dicendo no alla Tav perché lo hanno aiutato sul caso della Diciotti. E in mezzo a questo voto di scambio ci sta il Piemonte”. Ma parla anche della propria situazione famigliare, particolarmente delicata.

Nella Sala Gialla del Lingotto, l’ex premier ha infatti commentato così le vicende che hanno portato agli arresti domiciliari per la madre e il padre: “Sono fiero e orgoglioso che mio padre e mia madre vogliano difendersi in un processo. Sono orgoglioso di essere loro figlio e ai magistrati dico: noi non vogliamo impunità, immunità, scambi per non andare a processo. Noi non scappiamo come fanno gli altri, vogliamo andare in quell’aula. Perché lì vedremo chi ha ragione e chi torto”.L’ex premier ha poi firmato la prima delle querele che, nei giorni scorsi, aveva promesso di fare entro il 22 febbraio. Lo ha fatto davanti alla platea del Lingotto, dicendo “La prima è per Marco Travaglio”. Tornando poi alla Torino-Lione. “Stiamo parlando di percorso significativi non solo tra queste due città ma in tutta la tratta europea. Su tutte le partite fondamentali, dall’Ilva al Terzo Valico, il M5S ha cambiato idea; ora hanno trovato l’accordo con la Lega sulla pelle dei cittadini di questo territorio”.“Se questo referendum di Chiamparino si potrà fare è perché qualcuno dovrà fisicamente venire in Parlamento e cambiare tutto. Così vediamo se la Lega, o come si chiama ora, accetterà di mettere in discussione un’opera cruciale e strategica per sua stessa ammissione da sempre. Io e i parlamentari saremo a fianco di chi chiede alla l’Italia che la Tav non venga bloccata, ma metteremo la parola fine sulla telenovela Tav che sta diventando una barzelletta».

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