Vai al contenuto

Orrore a Olbia, uccisa per il reddito di cittadinanza

Era stata ricoverata due mesi fa perché le avevano somministrato farmaci inadeguati a curare la sua disabilità e che ne avevano, anzi, diminuito le capacità cognitive. Poi è scomparsa nel nulla.

Dopo 45 giorni di ricerche e di indagini, la svolta a Olbia (Sassari). Sono state indagate due persone per la scomparsa di Rosa Maria Luisa Bechere, sessantenne residente in un condominio di via Petta, nel rione San Nicola.

La donna era percettrice del reddito di cittadinanza, sia per la sua età che per le sue disabilità psichiche e motorie. Poco meno di due mesi prima della scomparsa, è stato richiesto il suo ricovero d’urgenza perché trovata in stato confusionale.

Rosa Maria Bechere

Dall’ospedale in cui era stata ricoverata è stato accertato l’uso di farmaci impropri, che ne avrebbero limitato ulteriormente le capacità cognitive. Poi la scomparsa.

A quel punto, le forze dell’ordine della procura di Tempio Pausania hanno accertato la sparizione di due carte di Poste Italiane, intestate alla donna: una carta Bancoposta e un a PostePay, sulle quali Bechere riceveva l’accredito del reddito di cittadinanza.

Insieme alle carte e ai conti prosciugati, risulta sparito nel nulla anche un rimborso di diecimila euro che la donna aveva ricevuto per l’accertamento di errori da parte dell’Inps.

I No vax rischiano di perdere il reddito di cittadinanza

Dopo più di un mese e mezzo, la donna risulta sparita nel nulla, ma gli inquirenti hanno deciso di iscrivere nel registro degli indagati due persone: Maria Giovanna Meloni, 42 anni, olbiese e residente nello stesso condominio in cui della scomparsa, e il compagno Giorgio Beccu, 49 anni, residente a Berchidda.

Il probabile innesco del piano dei due potrebbe essere stato proprio il fatto che Bechere si sarebbe lasciata sfuggire il percepimento del rimborso Inps.

Le ricerche proseguono ora frenetiche alla ricerca del corpo della donna, aspettando una probabile confessione degli indagati.

Un particolare inquietante e non estraneo alla vicenda è che il condominio in cui è avvenuta la scomparsa è stato al centro delle cronache per un altro terribile fatto, avvenuto nel marzo 2022: Antonio “Tony” Cozzolino sarebbe stato bruciato vivo dopo una lite per motivi di vicinato con Davide Iannelli, napoletano di 48 anni e compagno di Rosa Bechere, detenuto nel carcere di Bancali a Sassari.