
Sedici persone sono state ricoverate alle Isole Baleari nelle prime settimane di luglio a causa di un caso di overdose di vitamina D. Questo episodio ha acceso un campanello d’allarme riguardo ai rischi associati all’assunzione non monitorata di integratori, in particolare quelli acquistati online senza supervisione medica. Le conseguenze sulla salute sono state significative e hanno interessato sia turisti sia residenti.
I pazienti hanno riportato sintomi vari e spesso gravi, tra cui dolore addominale, nausea e vomito. Tali manifestazioni sono state accompagnate da condizioni più serie come insufficienza renale acuta e ipercalcemia, con livelli ematici di vitamina D elevati oltre la norma. I primi casi sono stati rilevati tra maggio e giugno, ma solo in seguito si è reso necessario il ricovero ospedaliero.
Interventi istituzionali e diffusione del rischio
L’Agenzia spagnola per la sicurezza alimentare e la nutrizione (AESAN) ha prontamente emesso un avviso di salute pubblica, evidenziando che il lotto di integratori responsabile dell’intossicazione, distribuito inizialmente alle Baleari, potrebbe essere stato diffuso anche in altre regioni della Spagna. Questo caso sottolinea la vulnerabilità dei consumatori nei confronti di prodotti non certificati acquistati tramite canali online.
La vitamina D svolge un ruolo essenziale nell’assorbimento del calcio e nel mantenimento della salute ossea, oltre a influenzare il sistema immunitario e a mostrare potenziali effetti antitumorali in alcune forme di cancro. Negli ultimi anni, la sua assunzione è aumentata, spinta dalla diffusione di carenze nella popolazione spagnola e dalla crescente prescrizione di integratori.
Linee guida per l’assunzione sicura
Secondo la National Academy of Medicine degli Stati Uniti, valori di 25-idrossivitamina D compresi tra 12 e 20 ng/ml sono generalmente considerati adeguati per la maggior parte delle persone. L’integrazione è raccomandata solo in specifiche condizioni, come per gli anziani, gli istituzionalizzati o i pazienti con osteoporosi, con dosaggi compresi tra 400 e 2.000 UI al giorno. Il Ministero della Salute spagnolo insiste sull’importanza che qualsiasi assunzione avvenga sotto controllo medico per prevenire rischi associati a dosi eccessive.
Già nel 2019, l’Agenzia spagnola per i medicinali e i dispositivi medici (AEMPS) aveva segnalato il pericolo di ipervitaminosi D dovuto a preparati ad alta concentrazione, con casi documentati sia in adulti che in bambini. Gli esperti mettono in guardia contro l’aumento dei casi di sovradosaggio, spesso legati all’assunzione indiscriminata di integratori acquistati senza prescrizione.
Prevenzione
Per evitare complicazioni gravi, il Ministero della Salute ribadisce la necessità di un uso prudente della vitamina D, basato su evidenze scientifiche e sotto supervisione medica. L’assunzione autonoma e non controllata può causare effetti avversi importanti, rendendo indispensabile il rispetto delle dosi consigliate e l’effettuazione di test diagnostici preliminari.