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Paolo Pasqualini sbranato dai rottweiler: indagati per omicidio colposo i proprietari dei cani

Sono indagati per omicidio colposo i due proprietari dei rottweiler che domenica mattina hanno attaccato e ucciso Paolo Pasqualini mentre faceva jogging nel bosco di Manziana, in provincia di Roma. Patrizio Pintus e l’ex moglie Giovanna Minelli sono indagati anche per omessa custodia poiché sostanzialmente, i tre cani, dovevano essere tenuti all’interno della propria abitazioni e non liberi di poter uscire.

Nel frattempo la procura di Civitavecchia ha disposto l’autopsia che verrà effettuata nella giornata di venerdì. “Nomineremo un perito medico legale che parteciperà all’autopsia – ha spiegato Giacomo Marini, avvocato di parte civile nominato da Simonetta e Priscilla Pasqualini, madre e sorella della vittima – e già da oggi i parenti stanno valutando l’ipotesi di presentare una denuncia integrativa per omicidio, atto che si andrà ad aggiungere all’informativa di reato già trasmessa dai carabinieri della compagnia di Bracciano alla Procura”.

Ora la famiglia di Paolo vuole giustizia

Vogliamo giustizia“, è il pensiero della mamma e della sorella di Paolo Pasqualini che comunque, precisano, non sono mosse con un sentimento di “animosità” verso i proprietari dei carni. “Inoltre – ha aggiunto l’avvocato Giacomo Marini – i familiari chiederanno nella denuncia di approfondire meglio la dinamica della tragedia anche mediante consulenti tecnici e le audizioni di tutti i testimoni. I proprietari dei tre cani si facciano avanti e spieghino come sono riusciti a scappare i tre molossi”.

Ora gli inquirenti devono far luce sulla dinamica: su come siano riusciti Arian, Apollo e Aron, i tre cani dei Pintus ad uscire dal recinto dell’abitazione. Mentre le indagini proseguono, anche tramite le perizie comportamentali sui molossi per capire il loro grado di aggressività.

I proprietari si difendono: “Giocavano con i nostri figli di 11 e 13 anni”

Stando a quanto emerso dalle parole del legale dei proprietari dei tre rottweiler “i cani in questione non hanno mai dato alcun problema, né manifestato aggressività in alcuna forma, sono sempre stati seguiti da un veterinario di fiducia ed hanno convissuto fin da cuccioli sia con i proprietari che con i loro figli, di 11 e 13 anni”.

La provenienza dei cani Arian, Aron e Apollo è “certificata e gli stessi sono stati regolarmente registrati all’anagrafe canina e coperti da garanzia assicurativa per responsabilità civile, come previsto dalla legge”, ha fatto sapere l’avvocato Ascanio. La faccenda, oltre che su un piano penale, verterà anche sulla questione civile. La famiglia Pasqualini potrebbe ottenere un risarcimento di qualche milione di euro per la morte del proprio caro. Al momento non sono state però fatte richieste ufficiali da parte delle mamme e della sorella del 39enne.