
Il mondo intero è ancora scosso dalla notizia della scomparsa di Papa Francesco, avvenuta il lunedì di Pasquetta nella cappella di Casa Santa Marta. Il messaggio ufficiale ha commosso milioni di fedeli: “Il Santo Padre Francesco ha lasciato questo mondo alle 7:35 del 21 aprile per tornare alla casa del Padre. La sua vita è stata un esempio di dedizione al Vangelo, alla Chiesa e al servizio dei più deboli. Con coraggio e umiltà, ha indicato il cammino dell’amore universale e della giustizia”.
Il corpo del pontefice è stato esposto per la venerazione dei fedeli in una bara semplice di legno, con interno in zinco, in linea con i suoi desideri. Non ci saranno né pastorale papale né catafalco. La Messa esequiale si terrà sabato 26 aprile alle 10:00 in Piazza San Pietro, presieduta dal Decano del Collegio Cardinalizio. Sono attese delegazioni internazionali, capi di Stato e rappresentanti di diverse fedi religiose.

La macchia sul volto di Papa Francesco: l’analisi della neurologa Sabrina Anticoli
Dopo la cerimonia, il corteo funebre porterà il feretro alla Basilica di Santa Maria Maggiore, dove il Papa sarà sepolto in una tomba sobria tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza, come da lui richiesto.
Il Santo Padre riposa in una bara di legno semplice, con un rosario tra le mani. Indossa la casula rossa, simbolo del martirio, insieme al pallio e alla mitra bianca.

Il feretro attraverserà Piazza Santa Marta e Piazza dei Protomartiri Romani, per entrare nella Basilica di San Pietro dalla porta centrale. Qui, presso l’altare della Confessione, si terrà una Liturgia della Parola prima dell’apertura al pubblico per l’ultimo saluto.


Le esequie solenni del pontefice si svolgeranno sabato 26 aprile alle ore 10:00, sul sagrato della Basilica di San Pietro, alla presenza di autorità civili, religiose e di migliaia di fedeli da tutto il mondo. Mentre il corpo di Papa Francesco è esposto nella cappella di Santa Marta per l’omaggio privato, un dettaglio ha attirato l’attenzione: una macchia scura visibile sul volto del Pontefice, nella zona dello zigomo sinistro.
La dottoressa Sabrina Anticoli, neurologa e Responsabile della Stroke Unit presso l’Ospedale San Camillo di Roma, ha fornito un’interpretazione medica a Il Messaggero. Secondo la specialista, potrebbe trattarsi di un “trauma da caduta al risveglio per emiplegia“, una condizione neurologica che causa paralisi parziale e improvvisa di un lato del corpo, rendendo il soggetto suscettibile a cadute, specialmente al mattino.