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Patrick Zaki libero, Conte: “Notizia parzialmente buona”

Patrick Zaki sarà presto scarcerato e potrà ritornare libero. Solo momentaneamente però, visto che non è stato assolto dalle accuse mosse dal governo egiziano. A comunicarlo sono alcuni avvocati al termine dell’udienza che vede tra gli imputati anche il giovane egiziano, studente dell’Università di Bologna. Una notizia attesa in Italia da quasi due anni, da quando cioè Zaki venne arrestato appena rimise piede nel suo Paese. Secondo alcune fonti di stampa, presenti all’interno del Tribunale di Mansura, i familiari ed alcuni attivisti si sarebbero abbandonati ad urla di gioia. La notizia viene accolta con soddisfazione anche dalla politica italiana. Anche se il leader del M5S, Giuseppe Conte, si mostra non soddisfatto, visto che Patrick Zaki potrebbe rischiare di finire ancora in carcere.

Patrick Zaki

“Una bella notizia. Anche perché, sia il caso Regeni che quello di Patrick Zaki sono stati due casi che io ho seguito particolarmente da presidente del Consiglio. E quindi questa è una notizia parzialmente buona. Speriamo ovviamente che a questa ne seguiranno delle altre buone”, sottolinea Giuseppe Conte, ospite di Mtyrta Merlino a L’aria che tira.

“Primo obiettivo raggiunto: Patrick Zaki non è più in carcere. Adesso continuiamo a lavorare silenziosamente, con costanza e impegno”, commenta su Twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. E anche il presidente del Consiglio esprime “soddisfazione per la scarcerazione di Patrick Zaki, la cui vicenda è stata e sarà seguita con la massima attenzione da parte del Governo italiano”.

“Una bella notizia la scarcerazione di Patrick Zaki. Un risultato fortemente voluto dal nostro Paese ma soprattutto un primo segnale di giustizia”, dichiara invece il ministro della Salute Roberto Speranza. “La scarcerazione di Patrick Zaki è un primo passo che ci auguriamo porti alla sua completa assoluzione. – aggiunge Nicola Fratoianni – Un abbraccio ai familiari, un ringraziamento alla nostra diplomazia e a chi, in questi 22 mesi, ha fatto sentire la propria voce e il proprio sostegno per la sua liberazione”, conclude il leader di Sinistra Italiana.

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