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Pedofilia, condannato il cardinale Geroge Pell: ha abusato di due 13enni

Condannato per pedofilia il cardinale George Pell. Prefetto in congedo della Segreteria per l’economia della Santa Sede, è il più alto in grado nella Chiesa cattolica giudicato colpevole di abusi sessuali su minori. Mai prima d’ora, infatti, un capo dicastero della Curia romana era stato condannato per pedofilia. Il cardinale è stato ritenuto colpevole di abusi sessuali su due ragazzi, all’epoca di 12 e 13 anni, del coro della cattedrale di Saint Patrick a Melbourne commessi nel 1996, quando era vescovo ausiliare dell’arcidiocesi.

Ora rischia fino a 50 anni di carcere. Il verdetto è stato unanime da parte dei 12 membri della giuria della County Court dello stato di Victoria, in Australia. Delle due vittime, uno è morto nel 2014 per overdose e la famiglia sostiene che sia accaduto proprio a causa del trauma subito da bambino.

La seconda persona abusata ha dichiarato che il processo è stato molto stressante e “non è ancora finito. Come molti sopravvissuti – ha aggiunto l’uomo – ho sperimentato vergogna, solitudine, depressione e lotta”. Il caso di Pell segue di pochi giorni la riduzione allo stato laicale, decisa dal Papa, dell’ex cardinale di Washington, Theodore Edgar McCarrick, anche lui giudicato colpevole di abusi sessuali su minori.

Ma la condanna del porporato australiano arriva appena 48 ore dopo la chiusura dell’inedito summit sulla pedofilia tenutosi in Vaticano. La dimostrazione più eloquente che nella Chiesa cattolica c’è ancora molto da fare se un capo dicastero della Santa Sede viene condannato per aver commesso abusi sessuali su minori e non solo per averli coperti.

“La Santa Sede – afferma una nota ufficiale – si unisce a quanto dichiarato dal presidente della Conferenza episcopale australiana nel prendere atto della sentenza di condanna in primo grado nei confronti del cardinale George Pell. Una notizia dolorosa che, siamo ben consapevoli, ha scioccato moltissime persone, non solo in Australia. Come già affermato in altre occasioni, ribadiamo il massimo rispetto per le autorità giudiziarie australiane”.

“Per garantire il corso della giustizia il Santo Padre ha confermatole le misure cautelari già disposte nei confronti del cardinale George Pell dall’ordinario del luogo al rientro del cardinale Pell in Australia. Ossia che, in attesa dell’accertamento definitivo dei fatti, al cardinale Pell sia proibito in via cautelativa l’esercizio pubblico del ministero e, come di norma, il contatto in qualsiasi modo e forma con minori di età”.

 

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