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“Pena pesantissima”. Aggressione a Milano, 22enne resta invalido: cosa rischiano i cinque giovani arrestati

Zona di Corso Como teatro dell'aggressione

Violenta aggressione a Corso Como: un 22enne gravemente ferito

Nel cuore della movida milanese, a Corso Como, un episodio di estrema violenza ha segnato profondamente la zona. Un giovane di 22 anni è stato vittima di un’aggressione brutale durante le ore notturne, trasformando una serata di divertimento in un incubo. A distanza di un mese, la vicenda ha portato all’arresto di cinque ragazzi, di età compresa tra i 17 e i 18 anni.

Ricostruzione dell’accaduto e ruolo dei cinque indagati

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Andrea Zanoncelli, hanno delineato una dinamica precisa. Il gruppo ha attirato la vittima sotto i portici di via Gaspare Rosales, dove quattro di loro hanno aggredito il 22enne con pugni e colpi di lama al fianco e alla schiena. Il quinto componente fungeva da palo, garantendo la copertura. L’azione, rapida e violenta, avrebbe potuto risultare fatale.

Forze dell'ordine impegnate nelle indagini a Milano

Accuse formulate e aggravanti contestate

I cinque indagati, due maggiorenni e tre minorenni, sono principalmente accusati di tentato omicidio. L’accoltellatore è stato individuato in uno solo dei giovani, mentre gli altri sono ritenuti corresponsabili in concorso morale. Inoltre, viene contestata anche la rapina aggravata dall’uso di un’arma.

Il quadro accusatorio si complica per la presenza di diverse aggravanti: la condotta di gruppo, la presenza di minorenni, l’orario notturno, la scelta di un luogo isolato e l’impossibilità per la vittima di chiedere aiuto. Secondo la gip Chiara Valori, la sopraffazione è continuata anche dopo i primi fendenti.

Prospettive penali e prossimi sviluppi giudiziari

I due diciottenni rischiano pene fino a 21 anni di reclusione, con una forbice minima di 14 anni. Per i minorenni, invece, la legge prevede condanne più miti. È inoltre probabile che i maggiorenni optino per il rito abbreviato, che comporterebbe uno sconto di un terzo della pena, portando la possibile condanna tra i 10 e i 14 anni.

Gli interrogatori davanti alla gip Valori sono stati fissati per venerdì 21 novembre, data cruciale per il confronto diretto con gli indagati e per chiarire ulteriormente i dettagli della vicenda.

Reazioni e clima sociale a Corso Como

La violenza di questa aggressione ha generato un clima di incredulità e preoccupazione tra i residenti e i frequentatori di Corso Como. Un episodio così grave, compiuto da giovanissimi, ha lasciato una ferita profonda nella comunità milanese, che ora attende risposte e giustizia.

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