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Per la Lega di Crotone il pericolo non è il Covid, ma “l’indottrinamento gender”

C’è un pericolo che in queste ore sta terrorizzando l’Italia. Il Covid? Macché, l’indottrinamento gender! E se non ve ne siete accorti, peggio per voi. Alla Lega, invece, non sfugge niente. E così il coordinatore provinciale di Crotone Giancarlo Cerrelli e la consigliera Marisa Luana Cavallo, entrambi esponenti del Carroccio, si sono rivolti agli studenti dell’istituto Pertini-Santone per mettere in guardia da chi “con la scusa dell’educazione e del rispetto propizia il superamento dei concetti di normalità e natura”.

I due esponenti del partito di Matteo Salvini hanno anche deciso di inviare una lettera a Crotoneinforma.it subito diventata virale, tra polemiche, accuse e imbarazzi: “Il vero pericolo per gli studenti dell’Istituto Pertini – Santoni  di Crotone non è il Covid – si legge nel testo – ma l’indottrinamento ‘gender’ che i nostri giovani rischiano di subire inavvertitamente e artatamente attraverso incontri, che con la scusa di educare all’accoglienza e al rispetto della diversità, propiziano, invece, il superamento dei concetti di ‘normalità’ e di ‘natura’,  così da rendere la prospettiva educativa e antropologica dei nostri giovani inevitabilmente sempre più fluida e relativista”.E ancora: “È inquietante che in una scuola si organizzino incontri per studenti ancora in fase di maturazione – tra l’altro con la condivisione inopportuna dell’iniziativa  da parte del sito web del Comune di Crotone – che facendo leva sull’emotività dei ragazzi e per mezzo dell’uso di una retorica già ben sperimentata in altre parti d’Italia, da parte di gruppi che si muovono nella galassia di sinistra e in quella LGBTIQA, si tenti di sdoganare una visione antropologica che rischia di confondere i giovani studenti, proprio nella fase più delicata della formazione della loro identità sessuale. Il furore ideologico che è alla base di iniziative come quella dell’Istituto Pertini – Santoni è lo stesso di quello che vuole sostituire le parole ‘padre’ e ‘madre’, con ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’, ovvero di promuovere l’adozione gay, oppure legalizzare l’orribile pratica dell’utero in affitto”.Gli esponenti della Lega chiedono infine alla scuola di evitare “di introdurre concetti educativi a sfondo sessuale che servono solo a creare confusione mentale nei nostri giovani, i quali saranno in grado di affrontare le tematiche del mondo omosessuale e transessuale con la maggiore età”. “Non vogliamo che i nostri giovani vivano in un mondo in cui siano privati delle dolci parole quali padre e madre, per fini meramente ideologici e, che, inoltre, si trovino a vivere in un Paese, che grazie alla sinistra, rischia di diventare il più grande campo profughi d’Europa”.

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