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Allarme nucleare, persa capsula radioattiva

Rio Tinto, una delle più grandi aziende minerarie del mondo, lancia l’allarme. Nei loro impianti in Australia è andata perduta una pericolosissima capsula radioattiva.

La capsula radioattiva persa da Rio Tinto. Com’è successo?

Gli esperti di Rio Tino stavano trasportando la capsula radioattiva in una zona desertica dell’Asutralia, dalla miniera di Gudai-Darri, a Newmann, fino a Perth, lo scorso 12 gennaio. Doveva essere coperta una distanza di circa 1400 chilometri. La società ne ha dato notizia solo ieri, contattata dalla Bbc. “Ci rendiamo conto che è una situazione molto preoccupante e ci rammarichiamo per l’allarme causato”, hanno fatto sapere dall’azienda multinazionale.

La miniera di Rio Tinto nel Gudai-Darri

La capsula doveva essere trasportata per fini commerciali, e per lo spostamento, Rio Tinto si era affidata a una ditta dotata di un contatore Geiger, in grado di misurare le radiazioni, in modo da monitorare costantemente le condizioni dell’oggetto.

L’episodio ha provocato un terremoto nella dirigenza della multinazionale: si sono verificate diverse dimissioni. Il tutto mentre Rio Tinto cercava ancora di ripulire la sua immagine dopo aver inavvertitamente distrutto una roccia sacra agli aborigeni durante alcuni scavi, nei mesi scorsi.

Capsula radioattiva persa in Australia: quali pericoli può provocare?

Anche se è grande quanto una monetina da sei millimetri per otto, la capsula radioattiva andata perduta contiene Caesium-137. Si tratta di una sostanza tossica che può causare gravi disturbi se toccata. Andrew Robertson, direttore sanitario della regione di Perth, ha detto alla Bbc che toccarla “può provocare danni alla pelle o un’acuta reazione alle radiazioni”. “L’esposizione alla capsula equivale a ricevere 10 raggi x in un’ora o la quantità di radiazioni naturali che riceviamo in un anno”.