Vai al contenuto

Philip Rogosky è stato trovato morto: era scomparso da due mesi

Dopo quasi due mesi di ricerche, Philip Rogosky è stato trovato morto a Roma. Il corpo del manager cinematografico è stato rinvenuto nel parco dell’Insugherata. Rogosky, che aveva 57 anni, era scomparso senza lasciare tracce lo scorso 29 gennaio.
Leggi anche: Uomo trovato morto con un coltello conficcato nel cuore: aveva litigato con la moglie

Era uscito di casa per fare una passeggiata in zona ponte Sant’Angelo, al centro della Capitale. Ma da quel momento di lui non si è saputo più nulla. Il suo telefono risultava spento. I parenti e gli amici avevano subito presentato denuncia alle forze dell’ordine. Poi avevano lanciato anche un appello condiviso, tra gli altri, anche dall’associazione Penelope, da RomaToday e dalla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’. La città è stata tappezzata di volantini con il volto di Philip Rogosky.

Il ritrovamento del corpo di Philip Rogosky

Poi, dopo circa 60 giorni di infruttuose ricerche, il cadavere di Philip Rogosky è stato notato sabato mattina da un passante. Vicino al suo corpo è stata rinvenuta anche una busta di plastica. Il manager cinematografico era senza documenti. Il suo decesso potrebbe risalire a diverse settimane prima del ritrovamento. Ma sarà l’autopsia disposta dal magistrato a fare maggiore chiarezza sulla data e sulle cause della morte.

“Condoglianze ai familiari e alla moglie”, questo il messaggio inviato dalla redazione di ‘Chi l’ha visto?’ che aveva rilanciato l’appello in tv. “Tutti abbiamo sperato fino all’ultimo che si fosse solo smarrito, dimenticando temporaneamente chi fosse, perché non aveva evidenti motivi per scomparire, sperando di ritrovarlo. – questo invece il post pubblicato su Facebook dal Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV -In questi lunghi mesi di ricerca, abbiamo potuto apprezzare quanto i suoi amici oltre alla sua famiglia, lo amassero e fossero in pena per lui, senza mai perdere le speranze hanno cercato ininterrottamente e hanno verificato personalmente ogni singola segnalazione”.
Leggi anche: Andrea morto a 14 anni mentre si allena in canoa: “Errori nei soccorsi”